Sri Srimad Bhaktivedanta
Narayana Maharaja
L'AMORE, DESCRITTO NEL PREMA-VIVARTA
Mathura 22/4/2000
Oggi un devoto é venuto da me scoraggiato e deluso dicendomi:
"Ora
andrai all'estero e tutti noi sentiremo separazione. Per favore dicci
cosa dobbiamo fare." Io gli ho risposto: "E' come se una persona
che
vuole mangiare un mango gustoso mi chiedesse: 'Per favore fa in modo
che possa avere il mango.' Questo è un seme di mango, ora piantalo
con molta cura e poi dagli l'acqua. La pianta diventerà forte e
spunteranno molte foglie e dovrai curarla. Continua a dare acqua alla
piantina e proteggila. Se non hai pazienza e non vai tutti i giorni a
controllare se é germogliata, il seme non crescerà."
Similmente dei
devoti vengono e mi chiedono altri mantra, oppure vogliono un sistema
per realizzare Dio immediatamente. Come é possibile?
Sri Narada Gasvami diede da cantare il nome di Rama a Sri Valmiki, e
lui lo cantò per 60.000 anni continuamente, tollerando tutte le
sofferenze e le difficoltà. Noi invece vogliamo il risultato in
un
momento. Dobbiamo avere pazienza. La pianta di mango ci mette circa
dieci anni prima di dare i frutti. In otto o dieci anni la pianta
diventerà un albero forte e poi i frutti si manifesteranno. Se
prendete il mango prima che sia maturo, non sarete felici. Il succo
non sarà dolce; dovete aspettare. Poi se il mango cadrà
da solo, o se
prima di cadere verrà beccato dai cù cù, diventerà
ancora più dolce.
La pazienza é essenziale.
Narada Gosvami diede a Valmiki soltanto un nome da pronunciare, noi
invece abbiamo molti mantra e non siamo ancora soddisfatti. Questo
accade perché non abbiamo fede e non stiamo cantando i mantra nel
modo giusto. Se li cantassimo nel modo giusto ci sentiremmo
soddisfatti. Senza cantare appropriatamente non sarà possibile
avere
il frutto. Dopo aver cantato due o tre giri arrivano molti problemi
materiali e oggetti che ci distraggono. Dobbiamo cantare con
pazienza, cominciando da 16 giri, poi 32, poi 64. Poi dopo averne
cantati 64 (un lakh) tutti i giorni continuamente, dobbiamo cantarne
due lakh, tre lakh. A questo punto canterete tutto il giorno, e
svilupperete molto gusto e non potrete vivere senza il canto. Questo
stadio é chiamato ruci, gusto, e significa che c'é progresso.
Il seme
si é maturato ed é cominciato a germogliare.
Man mano che cresce la piantina spunteranno delle foglie, e queste
foglie hanno due lati. Un lato é soffice e l'altro é un
po' ruvido.
Il lato ruvido é stato paragonato alla vaidhi-bhakti (devozione
improntata sulle regole e i precetti). Più avanti le foglie si
apriranno e il lato soffice e naturale si manifesterà. Questo lato
é
paragonato alla raganuga-bhakti (devozione improntata sull'amore
spontaneo). Questo stadio appare quando cantiamo il mantra nel modo
prescritto.
Il Prema-vivarta é un argomento molto elevato. Prima di comprenderlo
bisogna avere una base dalla quale partire e seguire tutte le
istruzioni. In questo libro Sri Jagadananda Pandit parla di 'priti'
(amore e desiderio di soddisfare Krishna). Tutti possono pronunciare
questa parola 'priti', ma é molto difficile realizzarla. Priti
priti, priti; questa parola é stata pronunciata tre volte da
Jagadananda Pandit. Dov'é questo priti? Chi può veramente
capire
questa parola? Chi la comprende é definito una 'gopi'. In altre
parole quando otteniamo la forma di una gopi, potremo veramente
comprendere questa parola. Che dire di tutti gli altri; persino Krsna
non può comprenderne il pieno significato. Lui deve dipendere dalle
gopi. Dovrà pregare per la loro misercordia, così che possa
capire
cosa significa priti. Dobbiamo crescere e diventare molto profondi
così che la parola priti e gopi diventino una cosa sola per noi.
Non
c'é diferenza tra la parola priti e la parola gopi.
Un brahmacari é venuto da me e ha detto: "Maharaja, lascio
la Matha"
"Perché vai via?", "Non posso vivere insieme a questi
brahmacari".
"Dove andrai? Andrai a casa?" "Si, forse andrò là."
"E ti
sposerai?", "Sì forse mi sposerò, non sono sicuro."
"Poi avrai una
moglie; sarai in grado di vivere con lei? Non puoi tollerare i
brahmacari, ma puoi tollerare una moglie. Lei ti picchierà con
la
scopa e tu accetterai. Va bene, puoi andartene, ma avevi del priti
quando sei venuto qui alla Matha?"
Questo non é priti. Priti é una cosa molto, molto, molto
elevata. Sri
Gurudeva dà il seme di priti, ma il discepolo-giardiniere deve
fare
il resto, Gurudeva non farà tutto il lavoro del giardiniere. Il
giardiniere deve curare il seme, dargli l'acqua, dargli il concime e
proteggerlo da elementi ostili. In altre parole sono richieste umiltà
e sacrificio. Il giardiniere deve tollerare le sofferenze come
Prahlada Maharaja e Srila Haridas Thakur.
Jagadananda Pandit ha molto priti nel cuore. Lui ha scritto questo
libro perché aveva priti nel suo cuore. Senza tale priti nessuno
può
scrivere nel modo in cui lui scrisse. Il vero priti é nelle
Vraja-gopi. Quando questo priti arriva nel cuore di qualcuno, quella
persona trascenderà la paura delle critiche sociali, la diffamazione
e la cattiva reputazione. Se una donna ha una cattiva reputazione per
non essere casta, questo é chiamato kalanka. Uno che ha priti non
si
cura di niente e non c'é esempio migliore che superi la gopi-svarupa.
Neppure i sakha (pastorelli amici di Krsna) non sono un esempio di
priti. Radharani invece dice con coraggio: "Puoi annunciare a tutta
la città con i rulli di tamburo, che Radharani é annegata
nell'oceano
della diffamazione dell'amore per Krsna."
Le gopi volevano andare da Krsna. I mariti cercavano di fermarle, ma
loro non se ne preoccuparono. I loro mariti continuavano a
castigarle, ma le gopi non ascoltavano. Loro non si preoccuparono mai
per quello che potevano pensare i mariti, il padre o la suocera. Le
suocere avevano provato a fermarle parlando del kula-lajja, del
disonore della famiglia. Se un devoto prova ad essere così prima
di
ottenere questo tipo di amore, si troverà in una situazine caotica.
Quando arriva il vero priti, dominerà tutto. Diventerà la
cosa
principale. Priti farà danzare il devoto, anzi, farà danzare
anche
Radha e Krsna. I sadhaka in questa linea proseguono passo dopo passo
prendendo rifugio ai piedi di loto di gurudeva. Coltivano la loro
devozione sotto la guida di un devoto rasika bhavuka tattvajna. Si
rifugiano in questi devoti di alta classe e cantano i Santi Nomi
seguendo le loro istruzioni. Il Nama é supremo e deve essere cantato
in associazione e sotto la guida di questi devoti rasika-bhakta di
alta classe. Con la loro associazione potrà venire lobha, desiderio.
krsna-bhakti-rasa-bhavita matih
kriyatam yadi kuto 'pi labhyate
tatra laulyam api mulyam ekalam
janma-koti sukrtair na labhyate
"Il puro servizio devozionale nella coscienza di Krsna non può
essere
ottenuto neppure compiendo attività pie per migliaia e migliaia
di
vite. Può essere ottenuto solo pagando il prezzo del desiderio
ardente. Se é reperibile in qualche luogo, bisogna acquistarlo
senza
indugiare."
L'associazione di questi Vaisnava rasika non giunge con migliaia e
migliaia di sukrti accumulate dalle vite precedenti. In questo
contesto le sukrti diventano insignificanti. Se un devoto di alta
classe é reperibile, compratelo. Le parole 'kuto api' qui vengono
messe in risalto. In qualunque parte del mondo, se potete avere
quell'associazione, compratela immediatamente. C'é solo un prezzo
da
pagare per averla: laulyam, il desiderio di avere il sentimento
contenuto nel cuore di quel puro devoto.
Non basterà un comune desiderio. Se c'é il desiderio, ma
non c'é
sanskara, non verrà il risultato. Anche sanskara é molto
importante.
Potete memorizzare tutti i versi, potete realizzare che il più
grande
amore é quello delle gopi, e potete anche predicarlo gli altri,
ma
senza sanskara il risultato della bhakti non avrà luogo. Se una
persona per anni continua a strofinare una stoffa su una pietra, alla
fine si formerà un buco. Questo esempio é paragonato ai
sanskara, che
lasciano delle forti impressioni nel cuore.
Per esempio: cinque anni fa questa devota non era sposata. Era una
bella ragazza che lavorava in ufficio e portava orgogliosamente una
valigetta. Oggi é sposata e sta baciando il figlio con un sentimento
di vatsalya-bhava. Questo grande cambiamento é avvenuto a causa
del
figlio. Avere un figlio é un sanskara: questa impressione é
tanto
forte che lei ora non ricorda di non essere stata sposata. Questa
relazione é una forte impressione, ma è dovuta maturare
nel tempo.
Supponete che una bambina abbia cinque anni. Può avere il sanskara
di
essere madre? Ci vuole un certo periodo di tempo. Quando la qualifica
verrà, allora sanskara si stabilirà. Sanskara significa
impressione
molto profonda che viene da una relazione. Quando la nostra relazione
con Krsna diventa profonda, staccheremo con le altre relazioni e
saranno in accordo a ciò.
Kuto api labyate. Ovunque trovate tale devoto, offrite la vostra
testa ai suoi piedi. Questo é l'inizio. Poi le anartha se ne andranno
e una frazione di suddha-sattva (pura virtù) verrà nella
forma di
ruci, gusto. Gradualmente verrà asakti (attrazione), e in questo
stadio le nostre relazioni col mondo materiale cesseranno.
Pochi giorni fa sono andato all'ospedale. Un devoto e sua moglie
erano là, e la moglie è venuta da me piangendo: "O
Gurudeva, mio
figlio sta morendo! Per favore salvalo, salvalo!" Io le ho chiesto:
"Vuoi la pura bhakti o tuo figlio?" Questa domanda era molto
difficile. Lei ha risposto: "Non voglio la bhakti. Per favore dammi
mio figlio." Se una persona a noi molto cara é gravemente
malata non
potremo pensare alla bhakti. Perché? Perché la nostra connessione
é
col mondo materiale. Pensate alla sfortunata decisione di quella
madre. Se avesse risposto: "Voglio la bhakti" avrebbe ottenuto
anche
la salvezza del figlio. Anche se ora suo figlio é salvo, un giorno
dovrà morire. Se avesse scelto la bhakti, con la forza della bhakti,
avrebbe anche potuto salvare il figlio. Questa decisione é stata
sfortunata; ciò succede perché non abbiamo ancora stabilito
la nostra
relazione - nemmeno con Gurudeva. Così ogni giorno gli facciamo
problemi: "Me ne vado; mio figlio sta morendo, voglio lasciare la
Matha ecc..."
E cosa succede se il guru non é autentico? Ci saranno sempre litigi
e
lotte. A volte il discepolo vorrà andarsene e il guru si lamenterà
dicendo: "Oh, questo discepolo vuole andarsene! Come potranno andare
avanti le cose?." Poi dirà al discepolo: "Per favore
non andare. Se
vai via, chi manderà avanti la Matha?"
Quando prenderemo veramente rifugio in 'visaya-asraya suddha alabam',
potremo avere il risultato delle nostre pratiche della bhakti. Il
Prema-vivarta dice che in quel momento verranno le bhava (emozioni
estatiche) del parakiya-rasa (relazione d'amore). Bhavapanna dasa,
verrà il bhava completo e ciò può essere paragonato
al mango maturo.
Da dove potete trarre questo risultato? Solo dalla nostra Gaudiya
sampradaya. A Vraja ci sono molte altre sampradaye, ma non potrete
avere questo risultato. Jagadananda Pandit dice: "Vaikuntha ki
parikara na pa sakte". Persino i parikara, gli associati di Bhagavan
a Vaikuntha, non possono ottenerlo. Persino le regine di Dvaraka non
possono ottenerlo. Questo ci fa capire che Jagadananda non é solo
Satyabhama; lui ha il sentimento delle gopi. Lui é collegato a
Srimati Radhika nei passatempi della krsna-lila. La lettura del
Prema-vivarta é molto favorevole alla raganuga-bhakti. Il
Prema-vivarta non é per nulla nel sentimento delle regine di Dvaraka;
é nel sentimento del parakiya-bhava.
Ora Jagadananda Pandita sta dicendo: "Io stesso ho visto Mahaprabhu
dare istruzioni a Raghunath das Gosvami" Jagadananda ha detto che
stava scrivendo tutto quello che gli veniva in mente, senza un ordine
cronologico. Prima stava parlando del parakiya-bhava, e ora dice:
"Ricordo che Raghunath das é venuto da Mahaprabhu e Lui lo
ha
istruito." "Gramya katha na sunibe. Non ascoltare gramya-katha,
discorsi materiali." I discorsi materiali sono così prominenti
nel
nostro cuore che non possiamo smettere di parlarne.
Non abbiamo mai tempo di parlare di discorsi trascendentali. La
nostra preghiera a Gurudeva é solo: "Oh, Gurudeva, ho questo
problema
e quell'altro problema." Noi non andiamo da lui per i problemi
paramartha, su come ottenere la vera vita spirituale. "Gurudeva,
ora
sono diventato vecchio. Ti prego, fa in modo che possa abitare in una
piccola casa a Navadvipa. Navadvipa é un luogo molto magnanimo,
quindi farò il bhajana là." "Se farò una
casa per te, poi farai il
bhajana oppure dormirai?"
Avete mai sentito dire che Raghunatha das Gosvami faceva discorsi
materiali, gramya-katha? Sì, una volta che disse: "Preferisco
ascoltare la gramya-katha degli abitanti di Vraja, piuttosto che
lasciare il Radha-kunda." E' stato anche detto che Srila Sanatana
Gosvami andava di villaggio in villaggio e parlava della vita di
famiglia con gli abitanti del posto: "Oh, cosa é successo
a tua
figlia? Quando si é sposata? Come sta? Cam'é suo marito?"
Tramite
questi discorsi iniziava a parlare poi di Krishna. Questa era la sua
caratteristica, la sua specialità; e questa specialità era
in lui
soltanto. Non era nemmeno in Sri Rupa-Gosvami.
"Bhala na khaive ara bhala na paribe" Non mangiare cibi troppo
gustosi, non vestirti in modo elegante." Mahaprabhu continuava a
dare
istruzioni a Ragunath das: "Cerca sempre di vivere il più
semplicemente possibile" "Amani manada raho. Non desiderare
o
aspettarti nessun rispetto dagli altri. Dà sempre a tutti rispetto,
e
nella mente servi sempre Radha e Krsna col tuo corpo spirituale."
Queste istruzioni date a Dasa Gosvami sono in realtà per noi. Noi
invece andiamo da Gurudeva e diciamo: "Gurudeva per favore fa
qualcosa così che possa essere sempre felice. Non voglio avere
nessun
problema."
Come potete realizzare la vostra posizione costituzionale? E' stato
spiegato da Srila Bhakktivinoda Thakura nel Jaiva Dharma che ci
vogliono delle sanskara, impressioni dalle vite precedenti e una
associazione elevata in questa vita. Se queste cose sono assenti,
anche se servite con la mente, sarà 'arcana' (adorazione) e non
'seva' (servizio). C'é una differenza basilare tra arcana e seva.
Srila Raghunatha das Gosvami non faceva arcana; lui faceva seva.
Serviva la Govardhana-sila con il suo pianto. A volte la stringeva al
petto e a volte la bagnava con le sue lacrime. Questo é servizio.
Fino a quando non realizzeremo la nostra sambandha, la nostra
relazione con Krsna e serviremo esternamente con oggetti materiali,
sembrerà servizio, ma in realtà è arcana. Questo
vale anche se
serviamo con la mente; anche la mente é jagat vastu, una cosa di
questo mondo.
Siate akincana. Cosa significa essere akincana? Significa non
conservare niente per il domani; essere tolleranti come un albero. Se
si percuote l'albero, lui continuerà comunque a dare frutti. Ma
cosa
succede a noi? "Maharaja, me ne sto andando". Qui Gurudeva non
ci sta
picchiando, noi invece vogliamo andarcene. Se qualcosa o qualcuno ci
causa dello sconforto, andiamo da Gurudeva e diciamo: "Non posso
vivere qui, me ne vado." "Dove andrai?" "A casa."
"Ti sposerai? Anche
là avrai dei castighi. Non ti importa?" "No non importa,
voglio
andare via da qui."
Amanani manadena. Date rispetto a tutti e non desiderate rispetto
dagli altri. Perché lo ripeto ancora ed ancora? Perché i
Vaisnava lo
ripetono sempre? E perché non lo ascoltate sempre? Questo é
il motivo
per cui non si manifesta la bhakti.
Tenete solo il necessario per mantenervi. Accettate solo una piccola
parte. Se mangiate troppo e diventate robusti, la lussuria sarà
costretta ad arrivare. Se volete avanzare nella bhakti ma non siete
capaci di farlo, Krsna misericordiosamente ci farà ammalare. Lui
darà
quel disagio, e tutto quello che abbiamo accumulato se ne andrà.
"Non impegnatevi nella markata-vairagya, la rinuncia delle scimmie."
(La scimmia é rinunciata nel senso che non ha possedimenti materiali,
ma possiede molte scimmie-femmina). Non conversate sulla prakrti,
sulla natura materiale. Qui non é usata la parola 'donna', ma é
usata
la parola prakrti. Tutto quello che desiderate possedere é prakrti.
Voi diventate i goditori e l'oggetto del godimento é la prakrti.
Questo può essere applicato a qualsiasi cosa, anche ad un pezzo
di
legno.
Siate visuddha-vairagy. Visuddha significa speciale purezza. Il
nostro attaccamento per Krsna é la nostra speciale rinuncia. Il
nostro attaccamento per il canto del Nama é la nostra rinuncia.
La
rinuncia di Raya Ramananda e di Pundarika Vidyanidhi era speciale,
era visuddha vairagya.
Tutti i versi che ho appena citato si riferiscono a voi e anche a me.
Lasciate le vostre duraguna, cattive qualità. Non considerate nessuno
vostro nemico o vostro amico. Solo il Guru e i Vaisnava sono i vostri
eterni benefattori. Cercate di capire questo punto. Tutti noi siamo
servitori di Krsna e in questa caratteristica vi è insita una
relazione. Accettate queste istruzioni in accordo alle vostre
qualifiche e progredite nella coscienza di Krsna.
GAURA-PREMANANDE!
Hari Hari-bol!
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