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(Poichè abbiamo
diversi nuovi iscritti, abbiamo pensato di spedire un articolo contenuto
nell'ultimo numero della rivista 'Raggi di Armonia' appena uscita. L'autore
è il Presidente della Gaudiya Vedanta Samiti e vive attualmente
nel Bengala, India)
Om visnupada Sri Srimad Bhaktivedanta Vamana Gosvami Maharaja
L'ultimo vyasa-puja del ventesimo secolo
Sri Devananda Gaudiya Matha,Sri Navadvipa Dham, 31 dicembre 1999
Gli sastra ci dicono che se vogliamo fare il bhajana abbiamo bisogno di
un consigliere spirituale, un guru:
tad vijnanartham sa gurum evabhigacchet
samit-panih srotriya brahma-nistham
"Una persona che vuole il proprio bene e desidera avere la realizzazione
diretta della realtà suprema e assoluta, la conoscenza pratica
della prema-bhakti, deve avvicinare un sad-guru che conosce la krsna-tattva
e tutte le spiegazioni delle scritture rivelate, arrendersi umilmente
a lui portando la legna per accendere il fuoco del sacrificio (samidha),
ovvero il corpo, la mente e le parole. (Mundaka Upanisad 1.2.12)
Perciò requisito essenziale per compiere il bhajana è accettare
un sad-guru, e questo sarà l'argomento principale del discorso
di oggi.
Inizia il ventunesimo secolo.
Oggi nel mondo ci sono molte persone nsstika, atee che non vogliono accettare
questo fatto e lo considerano inutile. Da domani comincerà il ventunesimo
secolo. Le persone educate del ventesimo secolo pensano che questa sarà
l'era della Scienza e del Rinascimento. Durante il Rinascimento fiorirono
la filosofia, l'arte e la scienza e si svilupparono l'industria, la letteratura
e così via. E' definito Rinascimento quando fiorisce l'arte e appaiono
molte persone dalla mente brillante. Coloro che seguono la spiritualità
hanno però una visione differente.
Il punto di vista Aryano è differente da quello delle persone moderne.
Dalle scritture apprendiamo che l'India è stata guidata dai santi;
in tempi antichi, tramite i santi, i muni e i rishi, l'India dava l'educazione
spirituale alle masse. Gradualmente questa tendenza è più
o meno cambiata. Per questa ragione oggigiorno il sanatana-dharma, la
religione eterna, si propaga nel mondo su scala minore.
Un indiano molto famoso disse: "L'India sarà ancora grande.
Prima l'India era in alto e guidava tutto il resto del mondo, in futuro
lo sarà ancora." Durante il Medioevo in un modo o nell'altro
il mondo cessò di accettare l'India come la nazione più
elevata, ma leggendo i manoscritti degli sastra abbiamo capito che le
nazioni occidentali sono diventate prosperose accettando alcune istruzioni
dei rishi e dei muni. Ora però le persone nel mondo sono solo interessate
a mangiare, dormire, al loro tenore di vita e a guadagnare qualcosa.
Cos'è avvenuto della moralità e dello standard ideale (niti-adarsa)?
Non deve forse essere presente nella vita di una persona anche questo
aspetto? Certo, deve essere presente. Ma questa moralità e standard
ideale ora sono stati aboliti e l'intero mondo sta cadendo, l'intero mondo
sta diventando nastika, ateo. Noi studiamo i Veda, le Upanisad, il Vedanta,
la Gita, lo Srimad-Bhagavatam e grazie a ciò comprendiamo che senza
moralità e senza uno standard ideale l'uomo non può essere
chiamato essere umano.
Per prima cosa Bhagavån creò l'acqua, tre quarti d'acqua
e un quarto di terra. Poi creò gli alberi, le piante, e gli esseri
viventi acquatici. In questo modo creò ogni cosa. Ma premamayi
Bhagavan (Krishna, l'incarnazione completa del divino amore) non si sentiva
soddisfatto. Così creò l'uomo a Sua immagine e somiglianza.
Perchè? Lui diede molte qualità all'uomo. Creò gli
uomini e poi fece gli arrangiamenti perchè potessero mantenersi.
Oggigiorno le persone spendono tutte le loro energie per mantenere il
corpo, ma in una società divina basterà seguire le regole
e i precetti. L'uomo però ha dimenticato queste regole. Se prendiamo
in considerazione ciò che è affermato nelle scritture, notiamo
che ci sono differenti livelli: quelli che non seguono Dio, le regole
e i precetti della società non vanno considerati uomini; poi ci
sono quelli che accettano Dio e i Suoi precetti e si trovano ad un livello
più alto perchè accettano niti (moralità) e adarsa
(standard ideale). Ci sono poi i mukulita-cetana, le persone che si pongono
sotto la guida e hanno una coscienza che sta iniziando a risvegliarsi.
Poi vengono i vikacita-cetana coloro che seguono il sadhana-bhajana, la
cui coscienza è sbocciata. Infine ci sono i purna-vikacita-cetana
coloro che hanno la coscienza pienamente sbocciata. Questi ultimi sono
i siddha-mahatma, le anime liberate.
Gli esseri umani sono divisi in due categorie: chi ha una natura divina
e chi una demoniaca. Nella Gita (16.6) c'è scritto: dvau bhuta-sargau
loke'smin daiva asura eva ca: "In questo mondo ci sono due tipi di
esseri: i daivika o divini, e gli asurika o demoniaci." I Visbu-bhakta
sono devata, divini. La società attuale comprende i credenti (astika)
e gli atei (nastika). E' un luogo comune dire che nella società
tutti sono uguali; gli sastra dicono che questa considerazione è
sbagliata. Perchè? Se vivete in questo mondo, dovete seguire niti-adarsa,
la moralità e lo standard ideale. Quelli che non vogliono seguire
queste regole non sono da considerare esseri umani. Loro non possono entrare
nel paramarthika-ksetra, nel regno spirituale.
Ma i nostri santi hanno accettato in tutti i modi questo niti-adarsa.
Con i precetti e le benedizioni di questi santi, l'India è considerata
santa e pura. Ora le persone non lo possono realmente comprendere, loro
pensano che il cibo e il rifugio siano la cosa più importante.
Possiamo vedere che nei luoghi dove jnana (conoscenza) e vijnana (scienza)
sono molto sviluppate non c'è scarsità di cibo e di rifugio;
questo problema è stato risolto, ma non c'è ancora pace.
Quando c'è raja-nati, la società gestita dai politici, arrivano
molti problemi. Ora il mondo brucia nella violenza, nella rabbia e nell'intolleranza.
Nessuno accetta o tollera gli altri, tutti vogliono sconfiggere e prevaricare
gli altri. Dobbiamo analizzare molto minuziosamente perchè c'è
questa condizione. Se cerchiamo, troveremo la risposta nel niti-adarsa
E' detto che l'essere umano è colui che segue il niti-adarsa. Se
non metteremo in pratica il niti-adarsa, tutti si combatteranno, la guerra
diventerà un affare senza fine e questo sarà la causa della
nostra sofferenza. La scienza materiale ci ha dato delle facilitazioni
e dei vantaggi ma quando entrano in gioco i politici si creano molti problemi.
Loro possono solo fare dei proclami: "Vivremo tutta la vita insieme
e in modo amichevole." Ma in realtà questo non accade. Se
non si vive una vita semplice e rispettosa come ci si potrà liberare
dalle sofferenze e dai dolori? Oggi il mondo sta soffrendo molto, quindi
abbiamo visto che quelli che sono educati e pensano a queste cose cercano
di trovare una soluzione. Prima di tutto un uomo cerca di risolvere il
problema del cibo e del rifugio. Quando questo problema è risolto,
allora potrà chiedersi se Dio esiste oppure no. Ma i precetti del
sanatana-dharma non sono così.
Il mondo d'oggi è pieno di persone atee, nastika. Esse dicono:
"Prima di tutto dhaba-thaka, dove vivere e cosa mangiare; poi dharmika,
pensare alle questioni religiose."Ma è esattamente l'opposto
di ciò che va fatto! I saggi e i santi ci dicono: "Se un uomo
si impegna solo in khaba-thaka evitando niti-adarsa, allora non potrà
essere considerato un uomo." Cosa si deve fare? Le persone dicono
anche: "Dio, dacci oggi il nostro pane quotidiano." Anche nel
nostro paese alcuni pregano in questo modo.
In questo mondo ci sono sempre problemi; ci sono molti pericoli e problemi.
Dobbiamo accettare questo fatto e superarlo. Lo Srimad-Bhagavatam ci dice:
tasmad idam jagat asesam purba duhkha-duhkham, 'Questo mondo è
pieno di sofferenze e dispiaceri.' Se questo mondo è pieno di duhkha,
come potrà esserci pace? Tentando di ottenere la pace e la felicità,
fino a che punto risolveremo il problema? Gli sastra però ci dicono
che i problemi ci sono ora e ci saranno sempre. Perchè? Perchè
in questo mondo sono insiti problemi e sofferenze.
Un criminale sarà punito dal tribunale. Dopo la sentenza verrà
messo in prigione. Bhur, Bhuvah, Svah, Mahar, Jana, Satya, Tapa, tal,
Atal, Sutal, Rasatal, Talatal, Patal questi quattordici mondi sono la
prigione di mahamaya. Entrati in questa prigione, invece vi cerchiamo
la felicità e il comfort. Quante cose sono state scoperte dagli
scienziati? La scienza ha fatto molte scoperte ma molti dei problemi del
mondo rimangono irrisolti.
La scienza ha creato la bomba atomica ma se venisse usata tutti gli alberi,
le abitazioni e tutto il resto verrebbe distrutto. Quando quest'arma sta
per essere usata ci convinciamo e diciamo: "Non deve essere usata."
Ma in realtà è già stata usata! Forse lo avete sentito,
hanno dato il nome Mafory alla bomba. Un essere umano non può fare
queste cose. Se agisse così non è un essere umano. La scienza
materiale è avanzata, ma ci sono due aspetti, quello buono e quello
cattivo. In qualche modo il buono è bloccato e il cattivo è
al lavoro.
"Ama il prossimo... ma quando porgi la mano..."
I filosofi e gli scienziati pensano al perchè di questa situazione
ma non riescono a giungere alla conclusione giusta. Uno scienziato e filosofo
Occidentale, Bertrand Russel, una volta disse in modo sarcastico: "Ama
il prossimo è il precetto positivo dei Cristiani, ma non appena
porgi la tua mano verso il prossimo verrai perseguitato." Egli era
un Cristiano e con dispiacere affrontò questa questione. Con dispiacere
sarcasticamente ha detto questo.
Ma gli Aryani, i rishi, conoscendo questa mula-tattva, questa verità
originale, fin dall'inizio danno dei precetti su come un uomo dovrebbe
vivere in questo mondo. Un grande uomo disse una volta: "L'India
spirituale concede la sua beneficenza agli altri." Il mondo ha avuto
del beneficio da questo. Ci sono parole come gentilezza, benevolenza,
misericordia, ma non vengono messe in pratica, nessuno ha più misericordia,
daya. Cosa dobbiamo fare? Esistono molte religioni che si prefiggono di
propagare il dharma, ma cosa s'intende veramente per dharma? Se si trattasse
di atma-dharma (religione dell'anima) il mondo potrebbe vivere in pace
e amicizia. In Satya-yuga c'era una sola adorazione ed una sola casta.
In Treta-yuga le caste si moltiplicarono e da lì iniziarono i problemi;
differenti tipi di uomini avevano differenti tipi di adorazione. Anche
questo crea problemi perchè nessuno può tollerare l'altro.
Perciò se ci fosse una sola adorazione, un solo processo, un unico
sadhana-bhajana ci sarebbero meno problemi. I santi ci hanno dato dei
consigli specifici, persino Krishna stesso ci ha dato dei consigli, ma
noi non possiamo accettare le Sue istruzioni. Per raggiungere la pace
usiamo la nostra intelligenza e educazione. Ma è assurdo riupensare
di ottenere la pace in questo modo.
L'originale Persona Suprema, Dio, è Krishna, ma noi non accettiamo
i Suoi consigli. Pensiamo che sia semplicemente un essere comune, un capo
politico. Che risultato potremo ottenere? Ci sono dei superiori e dovremmo
accettarli e rispettarli. Senza accettarli non potremo ricevere nessun
beneficio. Durante l'infanzia abbiamo imparato l'alfabeto e avevamo bisogno
di un insegnante. Nessuno nasce già educato. Nell'età moderna
la gente pensa che tutto sia uguale. Tutto è mischiato: il vecchio
e il giovane. Cosa si deve fare? Se tutti sono alla pari chi libererà
gli altri? Chi accetterà le istruzioni, upadesa? I nostri antenati
i santi, la nostra guru-varga danno delle istruzioni meravigliose. Ci
sono molte istruzioni e regole negli sastra! Tutto ha un grande valore.
Se le seguirete avrete del beneficio. Noi però non vogliamo accettare
istruzioni. Dio in persona dà le direttive ma noi abbiamo dubbi:
"Quale beneficio posso trarne?"
Se nella nostra vita seguiremo le loro istruzioni riceveremo dei benefici.
Se non seguite queste istruzioni anche svayam bhagavan Sri Krishna non
potrà fare nulla. Oggi nessuno accetta le Sue parole. Pensano che
Lui sia un uomo comune, le persone lo rifiutano. Ma negli sastra sta scritto:
'isvarah vacanah satyam. Tutto ciò che viene detto da Dio è
la verità.' Se Dio dà istruzioni e noi abbiamo dei dubbi,
come potremo trarre benefici? Al bambino si insegna l'alfabeto; se lui
chiede: "Perchè non mi insegni la storia della lingua?"
l'insegnante non glielo insegnerà perchè il bambino non
comprenderà il soggetto sarebbe assurdo. Ma tutte le persone nel
mondo fanno la stessa domanda del bambino. Nella Gita (4.34) è
affermato: tad viddhi pra†ipåtena paripra‡na sevayå.
Un discepolo deve arrendersi, obbedire ed essere umile. Ma ancora si pongono
domande per comprendere il soggetto. Se state imparando qualcosa o state
leggendo qualcosa, naturalmente verranno delle domande. Ma è necessario
avere un obiettivo, un fine nella nostra mente tentando di imparare qualcosa.
Un insegnante potrebbe metterci alla prova ponendoci una domanda, ma non
ci sarà risposta perchè non abbiamo un atteggiamento sottomesso.
Se si desidera avere delle risposte alle nostre domande, bisogna avvicinare
il precettore con un sentimento di servizio. Quando gurudeva vede queste
tre qualifiche, pranipat, pariprasna e seva, allora darà le risposte.
Ma a noi mancano queste qualifiche; abbiamo solamente domande da porre
ma non siamo pronti per il servizio o non vogliamo essere umili. Il guru
e il discepolo non sono sullo stesso piano.
Oggigiorno il mondo è caduto in un grande pericolo. Molti anni
fa abbiamo sentito di un vice-cancelliere di un'università che
stava per essere ucciso dagli studenti. Ciò è accaduto veramente:
gli studenti, uomini e donne, lo hanno ucciso. Se cose del genere avvengono
nel mondo, chi onorerà chi e chi porterà avanti gli ordini
degli altri? Dobbiamo riflettere su ciò.
Un uomo potrebbe fare uno sbaglio ma per uno sbaglio non si fa una rivoluzione.
Molti pensano che se ci deve essere una rivoluzione deve essere pacifica,
non si deve spargere del sangue. Uccidendo non si otterrà la pace
nel mondo. Tutti i problemi devono essere risolti con l'amore e l'affetto.
Come si potrà realizzare? Questa considerazione non alberga in
noi esseri umani. Se si critica un altro non ci potrà essere pace.
Gli sastra descrivono molto bene questa situazione.
Se non seguiamo la via dei santi dovremo soffrire. Questo è spiegato
negli ‡åstra. In che modo dobbiamo procedere? Noi viviamo
senza accettare le leggi degli ‡åstra, ma gli sastra descrivono
ogni possibile situazione. Nella legge Indiana e in quella Britannica,
ovunque ci sono vidhi, regole e niseda, proibizioni. In origine queste
leggi furono trasmesse dai santi e da esse sono stati tratti i codici
civili moderni. Noi viviamo in India, quindi dobbiamo seguire le leggi
del governo indiano. Perchè? Chi le seguirà potrà
vivere in India. Ma le persone non possono accettarlo a causa del loro
cattivo carattere. I santi hanno dato una verità universale, una
verità assiomatica, una verità assoluta. Questa non può
essere cambiata. Nonostante ciò, questo paese sta correndo in modo
tale che se non si è soddisfatti si procederà all'alterazione
di queste verità. Prima di tutto dobbiamo comprendere le leggi
e i regolamenti. Il Sole sorge ad oriente ogni giorno; questo è
accettato da tutti. Se qualcuno dicesse: "Tra pochi mesi il Sole
inizierà a sorgere da occidente." Nessuno lo accetterebbe.
Perchè? Perchè và contro la legge, l'originale e
immutabile legge.
Questa tattva-darsana ossia la filosofia della realtà, è
descritta in modo bellissimo negli sastra. Lì si delinea una logica
e degli esempi molto belli. Noi tuttavia seguiamo degli schemi, vogliamo
vivere in questo modo e allo stesso tempo avere la pace. Se il mondo è
fatto di dispiaceri e sofferenze, da dove vengono allora la pace e la
felicità? Quando acquisiamo una qualche esperienza di pace e di
felicità è in genere per breve tempo. Supponiamo di mettere
a punto un grande piano e di tentare di realizzarlo con la convinzione
che ne potremo trarre la pace; non potrà mai avere successo. Se
si dice che deha-dharma (la religione del corpo) e mano-dharma (la religione
della mente) siano il vero dharma, significa essere nell'errore. Ma se
noi seguiamo la religione dell'anima (jaiva-dharma) allora il mondo intero
avrà la pace. Questo è ciò che insegnano i saggi.
Perchè allora ci stiamo dimenticando di questi insegnamenti?
Oggigiorno la gente accetta le cose false pensando siano vere. I paesi
occidentali hanno già sviluppato jnana e vijnana (conoscenza e
scienza) ma sono nastika, atei. Nel mondo di oggi i credenti (astika)
e gli atei (nastika) sono sullo stesso piano; gli viene dato pari rispetto.
Ma gli sastra non accettano questo fatto. I capi stessi non accettano
chi è più anziano, i loro superiori; essi non accettano
nè onorano nessuno, in effetti chiedono: "Seguite le mie parole!"
Dobbiamo vedere il siddhanta, la vera filosofia in ogni cosa. Questo è
il consiglio degli sastra e di Dio. In questo mondo ci sono molte categorie
di nastika-vada, dottrine atee. I santi ci dicono cose meravigliose, ci
consigliano di accettare il buono e evitare il cattivo. Se noi però
non accettiamo nessuno, se rigettiamo tutti, chi seguirà noi? La
pace non si può raggiungere con la guerra, non è mai successo
e mai succederà. Questo è il verdetto degli sastra.
Dobbiamo dar credito a niti-adarsa, alla moralità e agli ideali.
Questa è la prima istruzione. Il dharma non è qualcosa per
il godimento della mente e del corpo. Il dharma è la religione
dell'anima, il sanatana-dharma. L'India ha già dato questo insegnamento
al mondo nel passato e di nuovo noi dobbiamo darlo, dobbiamo predicarlo.
Seguendo la via dei santi, tutto il mondo avrà la pace.
Noi vogliamo andare avanti con la forza della mente senza seguire le istruzioni
dei santi ma in questo modo dovremo affrontare molti problemi. Questa
è la lezione, l'insegnamento dell'atma-dharma la religione dell'anima.
Pensiamo di rendere tutti uguali. Ma questo è una raja-niti, una
tattica politica a buon mercato. Si può rendere tutti uguali? Non
esiste la classificazione sociale, la sreni-hina samaja? Non esistono
classi sociali? Siamo tutti uguali? E' facile affermarlo ma è difficile
da realizzare. Nella realtà le classi esistono e in ognuna ci sono
anche delle gradazioni. Che delle gradazioni esistano è innegabile.
Come possiamo comprendere la realtà? Sadhu e asadhu, santi e peccatori,
verità e falsità, è tutto uguale? Mai. Prima di tutto
dobbiamo sapere questo.
Ma la tattva-siddhanta è talmente dura che vogliamo evitarla. Questa
è la nostra sfortuna.
Siddhanta baliya citte na kara alasa
'Non bisogna essere pigri nel conoscere le conclusioni filosofiche (siddhanta).'
Iha haite krsne lage suddha manasa
'Queste discussioni che riguardano Krishna rafforzano la mente.' (C.C.
adi 2.117)
Per conoscere ogni cosa bisogna ascoltare, imparare dagli altri. Con il
nostro cervello, le nostre capacità non possiamo sapere, abbiamo
bisogno di una guida. Abbiamo bisogno della guida del Guru e dei Vaisnava.
Noi abbiamo il desiderio di seguire gli ordini di Krishna, e così
la verità combinata di Radha-Krishna, Sri Caitanya Mahaprabhu,
è apparsa in questo mondo e ha proclamato: "Fate tutti il
bhajana di Krishna e in questo modo avrete del beneficio. Sarete fortunati
e avrete dei vantaggi." In che modo si otterrà questo? Se
non c'è una corretta comprensione, come potremo risolvere i problemi?
Dobbiamo considerare ciò.
Ci saranno sempre delle classi sociali, dalla più alta alla più
bassa, dall'uttama all'adhama. Com'è possibile mettere tutti sullo
stesso piano? Se trasciniamo giù chi è elevato, potranno
veramente diventare uguali agli altri? E se prendiamo quelli che sono
in basso e li promuoviamo, diventeranno tutte persone di alta classe?
Cosa faremo? Nei niti-sastra, le scritture riguardanti la moralità,
c'è questo verso: kriyate hi vatistatam, hinaya saha samah ramat,
samstai samatam iti, visista ca visistatam. Cosa significa? ramanasaya
visista: nella via del bhajana tutti sono uguali. Che fare? Dobbiamo avere
l'associazione dei devoti di alta classe. Sadhau sangah svato vare: associarsi
sempre con i sadhu. Sajatiyasaye snigdhe sadhau sangah svato vare (BRS
1.2.91). C'è qualcosa di sbagliato in questo consiglio? Se c'è
un elemento cattivo nella mia stessa classe, allora non lo accetterò,
non mi associerò con lui. Mi devo unire solamente ai devoti avanzati.
Per esempio: se vi associate con chi ha un'intelligenza pari alla vostra
non avanzerete; ma associandovi con quelli più intelligenti, la
vostra intelligenza aumenterà. Se state in compagnia di grandi
uomini diventerete anche voi grandi. Questo non si può negare.
Guru-vada dharma, vedanuga dharma: noi seguiamo le istruzioni di Gurudeva
e dei Veda. Questo è il dharma vedico. La Suprema autorità
e i Suoi servitori, come potete considerarli uguali? E' un'assurdità.
Allora cosa dobbiamo fare? Nella Gita (3.21) Krishna dice: yad yad acarati
sresthas. Darò la spiegazione a questa affermazione dopo aver fatto
delle considerazioni. Oggi il mondo non può accettare questo tipo
di cose. Come lo risolveremo? Dobbiamo obbedire; questo và accettato.
Se non l'accettiamo non potremo realizzare la tattva-darsana, la filosofia
trascendentale.
Vyasa-puja tithi ossia Guru-puja
Oggi è vyasa-puja tithi, o guru-puja. Se non seguiamo l'ordine
di Gurudeva allora nessuno ci seguirà. Prima di tutto dobbiamo
portare avanti l'ordine dell'autorità più alta, poi i più
giovani ci seguiranno. Questo è l'insegnamento degli sastra. Se
accettate gli insegnamenti degli sastra così come sono, se seguite
i precetti degli sastra, se fate il sadhana per raggiungere Dio e ottenere
la pace, allora avrete del beneficio. Nella Gita (2.40) Krishna dice:
nehabhikrama-naso 'sti pratyavayo na vidyate, svapam apy asya dharmasya
trayate mahato bhayat; 'Gli sforzi compiuti sulla via del bhakti-yoga
non verranno mai perduti nè saranno senza frutto. Anche un piccolo
progresso libera dalla paura e dai pericoli più grandi di questo
mondo materiale.'
Sto parlando del sanatana-dharma. Nel corso della nostra vita pratichiamo
anche solo un poco, il risultato acquisito non svanirà,verrà
depositato e nella prossima vita nasceremo nella casa di un devoto e avremo
ancora l'opportunità di compiere il bhajana. Gli sastra lo confermano.
Molte persone ora pensano che non dovranno rinascere; in alcuni paesi
ci sono religioni che lo confermano e molti accettano queste teorie. Ma
se si compiono delle cattive azioni andremo in un mondo infernale. In
questo mondo esiste sia la prigione che il paradiso, è una incontrovertibile
realtà. Siamo obbligati ad accettare janmantarvada, la dottrina
della trasmigrazione perchè è una realtà, una verità.
Leggiamo nella Gita (6.41): sucinam srimatam gehe, yoga-bhrasto'bhijayate.
'Egli nascerà in una famiglia pura e giusta di brahmana aristocratici.'
Krishna stesso proclama di essere il Signore Supremo, ma non tutti sono
pronti ad accettarLo. Chi non seguirà Dio non avrà una felice
sorte. Il guardiano del mondo intero, il Signore Supremo lo dice. Dio
proclama il suo dispiacere: avajayanti mam mudha (Gita 9.11) 'Gli sciocchi
dall'intelligenza mondana Mi mancheranno di rispetto.' Chi è sciocco
e non conosce gli sastra non sa che Krishna dice così perchè
è il Signore Supremo. Essi pensano che sia un essere comune. Questa
errata comprensione è sempre stata presente nella società
degli sciocchi atei. Ma la filosofia divina (tattva-darsana) è
eterna.
Krishna dice: "La Mia nascita è aprakrta, soprannaturale."
Ma chi è sciocco non vuole accettarlo. Quando le persone pensano
che Dio sia un essere comune cosa avviene? Diverranno dei perdenti e faranno
sbagli. Cos'è la tattva-darsana? Dobbiamo accettare il Signore
Supremo e i Suoi ordini. Se non accettiamo Dio perderemo qualcosa? Non
potremo neppure avere la conoscenza spirituale basilare se non prendiamo
questa strada. Krishna dice nella Gita: 'pitaham asya jagato.' Krsna dice
di essere la radice del sanatana-dharma. Il sanatana-dharma non è
stato creato da Dio; è l'atma-dharma naturale, è il dharma
originale. Se qualcuno chiedesse: "Dio ha creato questo mondo ma
chi ha creato questo dharma?" sarebbe un errore. Krishna, il Signore
Supremo era presente prima ancora dell'esistenza del tempo materiale,
chi Lo ha creato? Se Lui diventa il figlio di qualcuno è un Suo
lila, perchè in realtà Lui non nasce. Se Lui accetta qualcuno
come superiore, bene; Dio è tanto gentile da trasformare un corvo
nell'aquila Garuda. Dio è gentile.
I nitya-siddha mahatma, anime eternamente liberate, mentre si trovano
in questo mondo sono libere dall'attaccamento, nessun attaccamento materiale
può toccarli. Essi vivono in questo mondo per dar piacere a Lui,
non hanno nessun problema. Noi però essendo anime condizionate
siamo soggetti ai problemi. Krishna lo afferma ma questo mondo ateo non
può accettarLo.
Svayam avatari Sri Krishna Caitanya Mahaprabhu è venuto in questo
mondo e ci ha ordinato di fare il krsna-bhajana così tutti avranno
la pace. 'Sa santim apnoti na kamakami', soddisfando i propri desideri
non si potrà avere la pace. Bisogna essere liberi dai desideri.
Cosa significa niskama? Essere arresi ai piedi di loto di Krsna, questo
è niskama. Chi si è arreso è un vero devoto di Dio.
Queste anime sottomesse non vivranno le sofferenze di questo mondo, saranno
sempre sottomessi.
Al tempo di Sri Caitanya Mahaprabhu viveva namacarya Haridasa Thakura.
Lui si sentiva triste e Mahaprabhu conoscendo la sua tristezza, andò
da lui e gli chiese: "Haridasa, cosa ti affligge?" Egli rispose:
"Non ho problemi, l'unico problema è che non posso terminare
il mio sankhya-nama, il numero prefissato di giri. Ogni giorno canto trecentomila
nomi ma ora non posso completarli e così mi sento male."
Il Signore rispose: "Tu sei un siddha-mahatma. Tu non hai problemi,
sei liberato. Non è necessario che canti così tanto."
Ma namacarya Haridasa Thakura rispose: "Questo è il mio voto
e il servizio che offro al Signore. In questo mondo le sofferenze sono
di un certo tipo, ma le mie sono spirituali perchè non posso cantare."
Anche quando si fa il bhajana ci sono delle sofferenze e dei problemi.
I Vaisnava dicono che se un Vaisnava incontra dei problemi dobbiamo concludere
che per lui è la suprema trascendentale felicità. "Nel
servizio a Te, mio Signore, qualsiasi sofferenza è felicità.
Questo tipo di sofferenza ci libera dalla nascita e dalla morte."
Quando serviamo il Guru e i Vaisnava possono giungere dei problemi ma
non dobbiamo preoccuparci di quella sofferenza. Il proprio interesse và
sacrificato per il servizio al Guru e ai Vaisnava. Questo è l'insegnamento
dei mahajana. E' una benedizione essere nati in India ma ora le persone
non lo possono capire. Il poeta ci dice: 'bharata-bhumite haila manusya
janma jara (C.C. di 9.41).' Avremo un'altra possibilità nascendo
in India come esseri umani? In India ci sono moltissimi santi che compiono
austerità, sadhana. Oggi però non si insegna alla gente
che chi nasce in India deve compiere il bhajana. Quindi non si insegna
la cosa giusta fin dall'inizio. Ora stiamo andando nella direzione sbagliata
e nel futuro continuerà così. Come può allora questa
India essere corretta? Bisogna ascoltare dai nostri veri guardiani.
Quindi dobbiamo amare Dio. Dobbiamo amare i Suoi consigli, dobbiamo credere
alle Sue vani, alle direttive contenute negli sastra. Non dobbiamo sempre
cercare solo il nostro interesse personale. Negli sastra viene data una
bella spiegazione: 'na te viduh svartha-gatih hi visnu.' Svartha-gati,
dobbiamo accettare Bhagavan il Supremo. Le persone maha-nastika (atee)
non credono a nulla. Queste persone non accettano nulla di divino. Anche
se a volte esclamano: "O Dio dammi la Tua misericordia!" Loro
dicono così quando si sentono indifesi e hanno bisogno di aiuto.
Da dove viene la nostra forza? Abbiamo ricevuto i sensi da Dio anche se
ora sono difettosi. Se abbiamo questi organi difettosi, perchè
parliamo tanto orgogliosamente della nostra forza? Perchè siamo
così orgogliosi? Tutto è stato spiegato chiaramente negli
sastra e noi dobbiamo comprendere tutto ciò. Dire di sapere tutto,
di non aver bisogno di aiuto e di una guida è assurdo. Dobbiamo
imparare, diventare educati e procedere. Sopra di noi ci sono dei superiori
e noi dobbiamo accettarli. In questo modo ci sarà una direzione.
Dobbiamo onorarli e adorarli praticamente. Questo è il vyasa-puja.
Il significato dell'adorazione di Vyasadeva, il guru, è che và
adorata tutta la nostra guru-varga. "I capelli grigi vanno rispettati".
Questo è stato detto, ma le persone nastika non lo accettano. Vediamo
che in una famiglia i giovani pensano che gli anziani e le donne debbano
essere cacciati. Che tipo di niti, moralità è questa? Sono
le regole politiche degli uomini nastika. La cattiva morale contro una
soluzione facile. La società è divisa in quattro classi:
brahmana, ksatriya, vaisya e sudra. Gli uomini nastika dicono che questo
è un errore, un errore dei santi, dei rishi. Ma i santi non commettono
errori. Muniman ca mati bhrama, ora viene detta questa frase: "Anche
un santo commette errori." Ma questo non è di fatto corretto.
Brahma, Visnu e Mahesvara, Chi è superiore?
Una volta molti santi si riunirono sulle rive del fiume Sarasvati. In
quel momento Dio fece sorgere una questione nella loro mente di modo che
il mondo intero ricevesse un insegnamento. Qual era la lezione? Ci sono
tre Divinità, Brahma, Visnu e Mahesvara, chi è il supremo?
Le tre Divinità furono messe alla prova.
Mettere alla prova Brahma, Visnu e Mahesvara non è così
facile. Chi fu scelto per metterLi alla prova? Venne scelto un uomo di
nome Bhrgu. Così egli apparve davanti a Brahma. Brahma il supremo
guardiano è il padre di Bhrgu, così quando Bhrgu si presentò
davanti a lui non gli offrì omaggi e inoltre si sedette sul suo
trono. Brahma si arrabbiò moltissimo e disse: "Buttatelo fuori
di qui!" Allora Bhrgu si recò da Siva Thakura. Siva Thakura
è il fratello maggiore di Bhrgu. In genere i fratelli quando si
incontrano si abbracciano, ma Bhrgu non abbracciò Siva. Siva però
voleva abbracciarlo e gli si avvicinò, ma Bhrgu disse: "Non
toccarmi! Tu vivi in un crematorio. I tuoi associati sono i bhuta (fantasmi),
i preta (spettri) le pisaca (streghe), gli esseri malvagi e malefici.
Non devi toccare nessuno!"
Ma Siva Thakura è il più caro devoto del Signore ed è
un Vaisnava. Siva e Sivani (Parvati) pensano sempre a Dio in meditazione.
In quel momento però Siva si arrabbiò molto, il suo aspetto
diventò feroce e prese la forma di Mahakala murti. Per distruggere
l'universo Siva assume questa forma e Sivani quella di Mahakali e così
inizia la distruzione e la devastazione. A quel punto l'esame a Siva fu
completato. Bhrgu voleva lasciare quel luogo offrì omaggi a Siva
Êhåkura ed andò da Bhagavan per mettere alla prova
anche Lui. Giunto nella dimora di Visnu nell'avvicinarsi Lo colpì
subito con un piede. Cosa fece il Signore? Il Signore, dopo aver ricevuto
il calcio, disse: "O Bhrgu! Quando sei arrivato? Non sapevo del tuo
arrivo! Ti prego, perdonami!" Bhrgu vedendo questo comportamento
iniziò a piangere. Il Signore continuava a dire: "Perdonami!
Perdonami!" E consolava Bhrgu in molti modi. Ma Bhrgu sconsolato,
non accettava quelle parole gentili: "Ho commesso un grave errore.
Devo ricevere una punizione da Te altrimenti la mia mente non troverà
pace."
Un piccolo bambino a volte colpisce i genitori e questo procura loro felicità.
Allo stesso modo il Signore Visnu diceva: "Tu sei mio nipote, e Io
sento molto affetto per te. Terrò questo tuo calcio sul Mio petto
per sempre!" Ma Bhrgu insisteva: "O Prabhu, puniscimi, puniscimi!
Il mondo imparerà qualcosa da questo." Il Signore alla fine
disse: "Va bene. Nella krsna-lila, quando scenderò sulla Terra
tu diventerai un cacciatore e mi lancerai una freccia nel tallone. Così
tutto è risolto." Dopo aver ascoltato queste parole, Bhrgu
tornò all'assemblea dei saggi sulle rive del Sarasvati e raccontò
tutto. Tutti giunsero alla conclusione che il Signore Visnu era molto
tollerante e che quindi era Lui la divinità suprema. E' sempre
misericordioso, e pensa agli altri sempre con misericordia, la Sua misericordia
è illimitata. Questa tattva-darsana, verità filosofica,
è una lezione per il mondo intero.
Il sanatana-dharma è un argomento molto elevato e oggi nessuno
ne parla. Tutti pensano di non averne bisogno. Le persone materialiste
possono solo essere critiche o parlarne come si trattasse di semplici
storie, ma essi non seguono nè accettano questo insegnamento. E'
un fatto deplorevole che pur vivendo in India, nella terra dei santi non
seguiamo le loro istruzioni. Questa è la nostra sfortuna. Dobbiamo
parlare del sanatana-dharma molto attentamente e se vogliamo fare il krsna-bhajana
dobbiamo imparare ad essere tolleranti. Se volete vivere in pace, come
potete senza la tolleranza? La soluzione a tutti i problemi è contenuta
nel sanatana-dharma. Dobbiamo sempre avere rispetto per gli sastra, i
superiori e Dio. In questo modo riceveremo rispetto e avremo del beneficio.
Le nostre preghiere vanno rivolte a tutta la Guru-varga
La notte è giunta. Qui presenti ci sono molti rispettabili e affezionate
persone che mi sono obbedienti vorrei che rispettino i loro superiori
e mostrino affetto per i più giovani. Non disonorate nessuno se
veramente volete avere la pace. Se onoriamo gli altri, non avremo mai
problemi. Offriamo le nostre preghiere a tutta la nostra guru-varga e
chiediamo le loro benedizioni. Anch'io vorrei ricevere le benedizioni
dei miei confratelli. Desidererei passare il resto dei miei anni rispettandoli.
Quanti giorni ancora avrò da vivere in questo mondo non si sa,
ma sono sempre ansioso di ricevere le loro benedizioni e i loro auguri.
Così sarà ritorno a Dio, ritorno a Casa.
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