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Lezione di Sripad Bhaktivedanta
Vana Maharaja
18-05-2002 Curino - Italia
Guru-parampara e perchè Caitanya Mahaprabhu ha accettato la Madhva-sampradaya.
Prima parte
Prima di tutto offro i miei omaggi ai miei diksa-guru Sri Srimad Vamana
Gosvami Maharaja e Sri Srimad Bhaktivedanta Narayana Gosvami Maharaja;
allo
stesso modo offro i miei omaggi a Nitya-lila Sri Srimad Bhaktivedanta
Svami
Maharaja, a tutti i vaisnava e a tutte le vaisnavi. Oggi parlerò
della
guru-parampara.
In realtà la Krsna tattva, la Radha-tattva, la guru-tattva e la
bhakti-tattva, dipendono dalla guru-parampara. Sri Caitanya Mahaprabhu
ha
portato un messaggio a tutti i suoi devoti; di cantare i santi nomi in
questo kali-yuga. Tutti i Veda e Purana dichiarano che l'essenza é
questa:
harer nama harer nama
harer namaiva kevalam
kalau nasty eva
nasty eva nasty eva
gatir anyatha
Gli sastra spiegano anche che cantare i santi nomi senza la guru-parampara
non manifesterà prema nel cuore. Soltando cantando i santi nomi
porterà
alla liberazione da questo mondo materiale; ma se si vuole raggiungere
Goloka Vrndavana e servire Radha-Krsna coniugali sotto la guida di Rupa
e
Rati Manjari, bisogna seguire la nostra guru-parampara.
Bhaktivinoda thakura nel Jaiva-dharma spiega ciò:
anmaya prahaya tattva harim iha paramam sarva-saktim rasabdhim
tad-bhinnamsams ca jivan prakrti-kavalitam tad-vimuktams ca bhavad
bhedabheda-prakasam sakalam api hareh sadhanam suddha-bhaktim
sadhyam tat-pritim evety upadisati janan gauracandrah svayam sah
Jaiva-dharma Cap 13
Sri Caitanya Mahaprabhu Stesso ha portato i dieci fondamentali principi
di
questa filosofia. Questa filosofia é chiamata anmaya, significa
che viene
dalla guru-parampara; senza la guru-parampara non é possibile comprendere
gli argomenti trascendentali i veda-vani. Bisogna prendere rifugio in
un
guru autentico e in una sampradaya autentica; gli sastra spiegano che
se
uno canta senza essere inserito in una parampara, quel canto non darà
nessun frutto. Ci sono quattro sampradaye autentiche, la Sri Sampradaya,
la
Rudra sampradaya, la Sanaka sampradaya e la Brahma sampradaya. Nella Sri
sampradaya l'acarya originale é Laksmi-devi, e in kali-yuga Ramanuja-acarya
é l'acarya di questa sampradaya; l'acarya originale della Brahma
sampradaya
é il signore Brahma, e in questo kali-yuga Madhvacarya ha predicato
questa
sampradaya; nella Rudra sampradaya l'acarya originale é il signore
Siva, e
in questo kali-yuga l'acarya é Visnu Swami; gli acarya originali
della
Sanaka sampradaya sono i quattro kumara, ma in questo kali-yuga l'acarya
é
Nimbaditya. Quindi in questo kali-yuga sono da accettare queste quattro
sampradaye, in realtà tutte le sampradaye vengono dal signore Krsna
perché
Lui ha trasmesso tutte le tattva al signore Brahma e quindi Krsna é
il guru
originale di tutte le quattro sampradaye. Negli sastra viene detto che
Krsna é il guru di tutte le sampradaye perché Lui é
il guru universale.
Questa conoscenza è passata da Krsna a Brahma, da Brahma a Narada,
poi
Narada l'ha data a Vyasa-deva che a sua volta l'ha trasmessa a Madhvacarya.
Perché l'ha data a Madvacarya? Perché ha avuto un incontro
con Vyasadeva
personalmente, quindi Madhvacarya é l'acarya della Madhva-sampradaya.
Sebbene il Signore Caitanya sia il signore Krsna stesso, non creò
nessuna
nuova sampradaya; Mahaprabhu é l'acarya-guru ed accettò
la
Madhva-sampradaya perché in questa sampradaya c'é il sentimento
madhurya,
perché in questa sampradaya si adora Krsna che prende il burro
e tiene in
mano il bastone per sbattere il burro. In questa Madhva-sampradaya c'é
un
po' di sentimento delle gopi. Da Vyasadeva Tirta-pada poi é venuto
Madhavendra Puri-pada che aveva in se' il sentimento delle gopi.
Nella Caitanya-caritamrta viene descritto di Sri Caitanya Mahaprabhu
che
glorifica Madhavendra Puri perchè era sempre assorto nel sentimento
di
Srimati Radhika. Lui cantava sempre questo sloka che rappresenta un
sentimento di separazione che prova Radhika: hei dina natha mathura natha.
Srila Krsnadasa Kaviraja spiega che Madhavendra Puri rappresenta questo
prema nella nostra sampradaya, e anche Mahaprabhu cantava sempre quel
verso
e si assorbiva nello stesso sentimento di Madhavendra Puri. Quindi
Mahaprabhu ha accettato la Madhva-sampradaya. In questa sampradaya viene
spiegato cos'é il dualismo tra l'entità vivente e Krsna,
anche Madhvacarya
nei suoi commentari ha spiegato questa filosofia del dualismo. Ci sono
cinque tipi di differenze: tra il Signore, la jiva e le cose inerti. Per
prima cosa viene spiegata la differenza tra il Signore e le entità
viventi,
poi la differenza tra entità vivente ed entità vivente,
poi la differenza
tra materia inerte e materia inerte, poi la differenza tra il Signore
e la
materia inerte e infine tra entità vivente e materia inerte. Nella
filosofia di Madvacarya sono chiaramente spiegate queste cinque differenze.
Qual é la differenza tra il Signore e le jive? Bhagavan é
uno ed é la
Verità Assoluta, é Dio la Persona Suprema, Lui é
Bhagavan Sri Hari.
Madhvacarya ha spiegato che Dio é la Verità Assoluta, che
Brahma si é
manifestato da Lui e che le jive sono le Sue eterne servitrici. Le jiva
sono di due tipi: le baddha-jiva e le mukta-jiva. Le mukta-jiva vivono
sempre a Vaikuntha, mentre le baddha-jiva vivono in questo mondo e provano
molti tipi di sofferenze causate da Maya.
Anche se Mahaprabhu ha accettato Madhvacarya, Lui ha esposto una filosofia
in più che é l'acintya-bedabeda-tattva siddhanta. Tutti
gli acarya delle
quattro sampradaye avevano parlato di questo siddhanta, ma Caitanya
Mahaprabhu lo ha spiegato e inoltre ha esposto i dieci principi
fondamentali dell'anmaya-tattva che sono contenuti nella nostra sampradaya.
Quindi la nostra sampradaya é chiamata Brahma-Madhva-gaudiya sampradaya.
Dobbiamo cercare di capire qual é il significato della parola
gaudiya. In
sanscrito gaudi deriva dal fatto che Radhika é chiamata Gauri,
e i Suoi
devoti si chiamano gaudi. Quindi chi é nella gaudiya sampradaya
adora
Srimati Radhika. Gaudiya deriva anche dal fatto che Mahaprabhu é
chiamato
Gaura e quindi i devoti di Gaurasundar sono chiamati gaudiya vaisnava.
C'é
anche un altro fatto che lo spiega: la zona che comprende Jagannatha Puri,
il Bengala, l'Orissa e una parte del Bihar si chiama gaudadesha; quindi
i
residenti del gaudadesh sono chiamati gaudiya; ma il significato principale
é che i gaudiya sono i devoti di Srimati Radhika. Quindi per molti
motivi
Mahaprabhu accettò la Madhva-sampradaya.
Il discepolo di Madavendra Puripada era Isvara Puripada e Madhavendra
Puri
trasferì il prema del suo cuore al suo discepolo Isvara Puri, quindi
anche
Mahaprabhu nel suo guru-lila, quando ha accettato il guru, si chiedeva
come
poter carpire ciò che era contenuto nel cuore del suo guru. Nella
Caitanya
Caritamrta viene spiegato che Madhavendra Puri é il germoglio di
prema, e
questo germoglio si è manifestato nel cuore di Isvara Puri. Madhavendra
Puri ha avuto due discepoli, Isvara Puri e Ramacandra Puri; ma egli diede
il suo prema nel cuore di Isvara Puri poiché era arreso completamente
al
suo guru e serviva i suoi piedi di loto. Nella Caitanya Caritamrta
Krsnadasa Kaviraja spiega molto bene che quando Madhavendra Puri era molto
anziano era sempre assorto nel sentimento di separazione che prova Srimati
Radhika e recitava questo sloka: hei dina natha mathura natha.. Questo
é il
verso che pronuncia Radhika quando Krsna và via da Vrndavana; e
Madhavendra
Puri lo stava ripetendo e piangeva proprio come Radharani pianse in
separazione da Krsna. In quel momento arrivò Ramacandra Puri e
vide il suo
gurudeva piangere e chiese: "Oh gurudeva perché piangi? Tu
sei Brahman,
perché piangi per un altro brahman?" Madhavendra Puri si arrabbiò
e punì il
suo discepolo dicendo: "Io sto piangendo per Krsna, e tu mi dici
che sono
Brahma, la jiva non può mai essere Brahma." Da quel momento
Madhavendra
Puri rigettò Ramacandra Puri dicendogli che non voleva più
vedere la sua
faccia; quindi egli diede il suo prema solo ad Isvara Puri poiché
era
l'unico che lo serviva.
Questo germoglio di prema che era nel cuore di Madhavendra Puri venne
trasmesso nel cuore di Isvara Puri, e Mahaprabhu accettò Isvara
Puri come
Suo guru. Anche Mahaprabhu ha detto che se non si accetta un guru
autentico, non si potrà mai manifestare prema nel cuore; questo
prema di
Radhika é sceso nel cuore di Madhavendra Puri che lo ha trasmesso
a Isvara
Puri e Mahaprabhu lo ha fatto Suo, e nonostante Lui fosse Bhagavan Stesso
ha giocato il ruolo di guru e di acarya e quindi ha accettato questo prema
che veniva da Radhika.
A Sua volta Caitanya Mahaprabhu trasmise il suo prema nel cuore di Rupa
Gosvamipada. Come lo ha trasmesso? Mahaprabhu stesso ha dichiarato a
Svarupa Damodara e Raya Ramananda: "So che Rupa Gosvami é
molto
qualificato. Quando lo incontrai a Prayaga trasferii tutto il mio prema
nel
suo cuore." Krsnadasa Kaviraja lo spiega nella Caitanya Caritamrta:
nell'occasione del ratha-yatra, Mahaprabhu davanti al carro di Jagannatha
era nel sentimento di separazione di Srimati Radhika e stava ripetendo
un
verso "Ho incontrato il mio Signore perché il mio cuore stava
bruciando di
lussuria nel vederLo". Mentre Svarup Damodara recitava questo verso
del
Bhagavatam, Mahaprabhu danzava davanti al carro sentendo queste parole
si
immerse nel sentimento di Srimati Radhika e cominciò ad immedesimarsi
in
Radhika quando incontra Krsna a Kuruksetra. Così Mahaprabhu pensò:
"Io sono
Radhika e Jagannatha che é sul carro é Krsnacandra"
Mahaprabhu in questo
momento recitò un verso scritto da un poeta mondano che riguardava
questo
sentimento "Ei jara kaumara ara" e continuava a ripetere questo
verso
continuamente. Tutti erano stupiti e pensavano: "Mahaprabhu é
un sannyasi,
perché sta recitando questo verso scritto da un poeta mondano?"
Questo
verso spiega di una ragazza appena sposata che torna a casa del padre
per
una visita, incontra una sua amica che le chiede: "Dimmi ora che
sei
sposata, che cosa hai realizzato?" Così lei apre il cuore
alla sua amica:
"Ora sono sposata e questo ragazzo é mio marito, ora ci possiamo
incontrare
liberamente senza che nessuno ci critichi, ma il mio cuore non é
felice; la
mia mente torna indietro alla vita che facevo prima di sposarmi. Ricordo
che prima di sposarci ero andata sulla riva del fiume in un giardino ad
incontrarlo, era il mese di marzo-aprile e c'era la luna piena, si sentiva
il profumo dei fiori, c'era anche il vento che soffiava e ci siamo
incontrati in questo boschetto pieno di fiori. In quell'occasione abbiamo
parlato per molte ore ed eravanmo molto felici; ma ora che sono sposata
con
quella stessa persona, non sento più la stessa cosa che provavo
in quel
periodo e mi piacerebbe tornare indietro."
Mahaprabhu stava recitando queste parole e tutti si chiedevano perché
lo
facesse. Ma solo una persona riuscì a capire Mahaprabhu, e quella
persona
era Svarup Damodara. In quell'occasione però era presente un giovane
ragazzo che oltre a Svarup Damodar, capì i sentimenti di Mahaprabhu;
quel
ragazzo era Rupa Gosvami. Rupa Gosvami dopo aver realizzato i sentimenti
di
Mahaprabhu tornò alla capanna di Haridas Thakur e compose un bellissimo
verso su una foglia di banana. Lui compose questo verso che parlava di
Kuruksetra e come Radhika aprì il suo cuore a Lalita e Visaka dopo
che
incontrò Krsna.
Radhika disse: "O sakhi! Ora ho incontrato il mio amato, io sono
la stessa
Radha e il mio amato Krsna é lo stesso; ora ci siamo incontrati
ma il mio
cuore non é felice. Qui tutto é in un sentimento opposto
e non é come
prima; qui Krsna é un re ed é attorniato dai ministri, dalla
corte, dalle
regine Lui èDvarakadisa, il re di Dvaraka e indossa una corona,
ha dei
vestiti molto belli e pieni di gioielli. Qui c'é tanta opulenza;
ci sono
elefanti, cavalli e c'é molto clamore. Tutto questo mi infastidisce.
Non
c'é la Yamuna, non c'é Govardhana, non ci sono i cùcù
che cantano. Qui ci
sono solo i suoni dei carri che corrono e che fanno rumore. Ma il mio
Vrndavana Krsnacandra é meraviglioso.
Krsna di Vrndavana é molto bello: ha un pitambara giallo, ha un
turbante
con la piuma di pavone, ha il flauto in mano e indossa una bellissima
ghirlanda di fiori selvatici. Lui é sempre in una posa molto bella
con tre
curve e danza e canta sempre. A Vrndavana ci sono molti boschetti di
malati, kadamba, madhavi e ci sono sempre i pavoni che si attraggono a
vicenda. La mia mente sta tornando indietro a Vrndavana. O Krsna, se
manifesterai i tuoi piedi di loto a Vrndavana e farai la danza rasa sarò
soddisfatta." Questo é il significato del verso composto da
Rupa Gosvami
sulla foglia di banana. Poi Rupa Gosvami mise quella foglia in una fessura
della capanna di Haridas Thakur.
Tutti i giorni Caitanya Mahaprabhu andava al tempio di Jagannatha, e poi
passava a visitare Haridas Thakur; così andò alla capanna
di Haridas Thakur
e Mahaprabhu notò in una fessura del soffitto quella foglia, così
la prese
e lesse il verso. La scrittura di Rupa Gosvami era bellissima e Mahaprabhu
lo notò subito. Mahaprabhu prese la foglia perché era attratto
da quella
scrittura.
Gurudeva ha spiegato che la scrittura di Rupa Gosvami sembra un filo
di
perle; la nosta invece é molto rozza e sembra come delle zampe
di gallina;
invece la sua era molta armoniosa. A volte noi facciamo fatica a leggere
la
nostra calligrafia, ma la scrittura di Rupa Gosvami sembrava un filo di
perle. Così Mahaprabhu iniziò a leggere il verso e si assorbì
in quello che
era scritto. Intanto Rupa Gosvami che era andato a fare il bagno
nell'oceano, dopo poco ritornò e vedendo Mahaprabhu cadde a terra
per fare
gli omaggi. Caitanya Mahaprabhu chiese: "O Rupa sei stato tu a scrivere
questo verso?" Rupa Gosvami si vergognò subito, non diede
la risposta e
abbassò la testa.
Gurudeva ha detto che Rupa Gosvami in umiltà non ha voluto dire
"Sì sono
stato io", ma ha soltanto abbassato la testa come cenno di assenso.
Così
Gurudeva ha detto che se succedesse a noi di scrivere un verso, alla
domanda di gurudeva: "Chi ha scritto questo verso?", subito
diremmo: "L'ho
scritto io." poiché siamo pieni di orgoglio per la nostra
bravura. Ma Rupa
Gosvami era molto umile e non lo dichiarò, lui é l'incarnazione
di 'trnad
api sunicena taror api saisnuna'. Così Rupa Gosvami offrì
gli omaggi e
Mahaprabhu in risposta gli toccò la spalla. Mahaprabhu chiese a
Raya
Ramananda e Svarupa Damodara: "La notte scorsa ero là che
danzavo davanti
al carro, com'é possibile che Rupa Gosvami abbia capito il mio
cuore?"
Allora Svarup Damodar rispose: "O Prabhu, questa é la Tua
misericordia,
altrimenti Rupa Gosvami non avrebbe potuto comprendere il Tuo cuore."
Nella Caitanya-Caritamrta Krsnadasa Kaviraja dice che uno deve ricevere
la
tattva direttamente da una persona che l'ha realizzata. Senza la
misericordia di gurudeva non é possibile realizzare quello che
gurudeva ha
nel cuore. Così Svarup disse: "O Prabhu, per tua misericordia
Rupa ha
potuto realizzare il tuo cuore e comporre il verso." Caitanya Mahaprabhu
affermò: "Lo so, lui é molto qualificato; gli ho dato
tutte le mie potenze
nel suo cuore quando lo incontrai a Prayaga."
Così Madhavenra Puri aveva questo germoglio di prema nel cuore
e lo
trasmise a Isvara Puripada che a sua volta lo diede a Mahaprabhu, e
Mahaprabhu lo ha dato a Rupa Gosvami. Rupa Gosvami lo ha trasmesso nel
cuore di Raghunath das Gosvami, che lo diede a Krsnadasa Kaviraja, poi
a
Narottama, Syamananda, Srinivas, Visvanath Cakravarti Thakur, Baladeva
Vidyabhusana, Jagannath das babaji Maharaja, Bhaktivinod Thakura,
Gaurakisor das Babaji Maharaj, Bhaktisiddhanta Sarasvati Prabhupada e
questo stesso prema viene trasmesso così nella guru parampara.
Ora però può sorgere una domanda: come mai questo prema
é passato da
Mahaprabhu a Rupa Gosvami, se Rupa Gosvami non aveva preso diksa da
Mahaprabhu? Inoltre come ha fatto a passare a Raghunath das Gosvami se
lui
non aveva preso diksa da Rupa Gosvami? Alcune persone hanno la concezione
che questo prema passa dal diksa guru al discepolo tramite l'iniziazione,
ma in realtà questa concezione é sbagliata. Domani spiegherò
come il prema
và dal cuore del guru al discepolo, chi é il diksa guru,
chi é il siksa
guru e cosa significa diksa. Solo accettando diksa non si manifesterà
prema
nel cuore. Prima ho spiegato che Madhavendra Puri aveva due discepoli
ed
entrambi avevano ricevuto diksa da lui, ma solo Isvara Puri aveva avuto
prema, mentre Ramacanrda Puri non lo aveva ricevuto. Domani spiegherò
il
significato di diksa: ci sono due tipi di diksa, bhagavata-diksa e
pancaratrika-diksa e spiegherò la differenza tra le due. In verità
la
nostra parampara é definita bhagavata-parampara, questa bhagavata-diksa
comprende anche la pancaratrika-diksa, ma non viceversa. Questa
bhagavata-diksa conduce solo a Goloka Vrndavana, quindi la bhagavata-diksa
é la più importante. Domani lo spiegherò più
approfonditamente.
Gaura-premanande
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