Sri Srimad Bhaktivedanta
Narayana Maharaja
Vrndavana é fatta di Srimati Radhika
Lezione sulla Brahmara-gita, il canto del calabrone
Mathura, Sri Kesavaji Gaudiya Math, 5 Agosto 2001
Vrndavana é Radhamayi; é fatta di Srimati Radhika, là
tutto é bhava-vibhor,
immerso nei sentimenti trascendentali. I devoti hanno appena cantato un
bhajan dove pregavano: "Non voglio lasciare Vrndavana." e il
principale
tema di quella preghiera sono i variegati sentimenti di Radhika e la loro
profonda intensità. Quando Uddhava vide i sentimenti di Radhika
a
Uddhava-kyari, divenne immobile come una statua di legno. Poco prima era
stato da Nanda-baba e si era stupido nel vedere i suoi sentimenti e il
suo
profondo amore per Krsna. Ma quando vide l'estasi trascendentale
divyonmada e citra-jalpa di Radhika, divenne immobile e inerme.
Srila Rupa Gosvami ha scritto: "Io sono in piedi davanti alla riva
dell'insondabile e infinito oceano del rasa nel quale ci sono molti vortici
e onde, e dopo avere visto ciò ne sto spiegando una parte nell'
Ujjvala-nilamani."
Ci sono vari sentimenti nello stadio di amore in separazione, e questi
sentimenti sono chiamati divyonmada. Uno dei sintomi é che l'amante
parla
con irriverenza, questo é citra-jalpa. Ci sono dieci categorie
di
citra-jalpa, e una di queste é chiamata prajalpa. Prajalpa ha quattro
sintomi che sono invidia trascendentale, essere irrispettosi, avere
orgoglio e ridicolizzare gli altri. Il modo di parlare nel quale ci sono
queste caratteristiche é chiamato prajalpa.
(Questo non deve essere confuso col prajalpa di questo mondo, o con i
suoi
riflessi pervertiti. Questi sentimenti sono puri e trascendentali, e se
si
ascoltano dalla sorgente giusta ci si purifica dalle influenze della sua
controparte mondana.)
Nello Srimad-Bhagavatam, capitolo 47 chiamato Brahmara-gita, Srimati
Radhika parla con un calabrone che Lei ha scambiato per un messaggero
di
Krsna:
madhupa kitava-bandho ma sapatnyah
kuca-vilulita-mala-kunkuma-smasrubhir nah
vahatu madhu-patis tan-maninanam prasadam
yadu-sadasi vinambyam yasya dutas tvam idrk
(SB 10.47.11)
(Radhrani disse: 'O calabrone amico di un imbroglione, non toccare i
Miei
piedi con i tuoi baffi sporchi della kunkuma che é caduta sulla
ghirlanda
di Krsna quando era stretto al petto di una amante rivale! Lascia che
Krsna soddisfi le donne di Mathura. Uno che invia un messaggero come te
sarà certamente ridicolizzato nell'assemblea degli Yadhu.)
Quando Uddhava voleva incontrare le gopi per lasciar loro il messaggio
di
Krsna, le gopi lo portarono da Radhika che era distesa in un luogo un
po'
distante. Loro gli offrirono un asana, ma prima di sedersi, Udddhava offrì
omaggi a Radhika. Poi Uddhava vide una forma dorata coperta di pasta di
sandalo, sdraiata su un letto di petali di loto. Era incosciente e tutte
le
sue amiche stavano controllando se fosse viva o no. Lei era in un tale
stato che le Sue amiche erano molto preoccupate, e non potevano riportarla
in coscienza.
Srimati Radhika si sentiva come quando Krsna è a Mathura. Lei
pensava:
"Krsna non può vivere senza le donne, e quindi si deve essere
associato con
le Mathura-ramani, le giovani e belle damigelle di Mathura."
Radhika cominciò a manifestare asuya, invida, verso le ragazze
di città.
Lei vide un madhukara, un calabrone, volare attorno ai suoi piedi poiché
li
aveva scambiati per fiori di loto. Nei suoi sentimenti elevati Lei pensò
che il calabrone era un messaggero di Krsna, e nello stadio di divyonmada
Lei disse: "Non toccarmi." Vedendo che il calabrone in uno stato
di
intossicazione era venuto da Lei disse: "O, madhukara, sembra che
il mio
kantha, il mio amato, ti abbia mandato per rappacificarmi; si sente in
colpa perché ha commesso peccati e offese. Così Lui vuole
farsi perdonare
tramite te che sei venuto in un modo sottomesso e umile."
"O messaggero di Krsna, tu sei proprio come Lui. Lui é un
imbroglione che
priva le persone della loro ricchezza, e lo é anche da altri punti
di
vista. E tu sei il suo migliore amico." Radhika non chiamò
mai Krsna
direttamente, ma Lei gli diede sempre indirettamente altri nomi. Radhika
disse inoltre al calabrone: "Tu sei il più caro amico del
mio priya-bandhu
che é durta, un imbroglione, e dhita, testardo."
Il calabrone rispose: "Non pensare così Svamini. Krsna Ti
ama e Ti onora,
perciò mi ha mandato. Lui é molto affezionato a Te ed é
molto rasika."
Radhika disse: "Stà zitto. Ti ricordi cosa affermò
Krsna durante la
rasa-lila? Disse: 'O mie care gopi, Io sono sempre stato qui, non vi ho
mai
lasciato. Volevo solo vedere come avreste reagito alla mia scomparsa.
Ho
voluto lasciarvi per incrementare il vostro amore. Un uomo povero può
possedere un diamante ma pensando che sia vetro lo potrebbe perdere. Poi
un
amico potrebbe venire e dirgli: 'Oh, dov'é il diamante che ti ho
dato?' Il
pover'uomo risponderebbe: 'Tu non mi hai mai dato un diamante'. L'amico
direbbe: 'Io te l'ho dato.' 'Oh, ma io pensavo fosse vetro e
accidentalmente l'ho gettato via.' 'No era un diamante.' Quando si convinse
di ciò che aveva fatto, il pover'uomo si pentì. Quindi per
creare un
sentimento di forte desiderio nel vostro cuore, e anche per mostrare al
mondo quello che le Mie gopi provano, ho fatto finta di scomparire. In
questo modo il mondo verrà a conoscenza della profondità
del vostro amore."
na paraye ham niravadya-samyujam
sva-sandhu-krtyam vibhudhayunapi vah
ya mabhajan durjara-geha-srnkhalah
samvrscya tad vah pratiyatu sadhuna
(SB 10.32.22)
("Io non sono in grado di ripagare il mio debito per il vostro servizio
immacolato, nemmeno in un giorno di Brahma. La vostra relazione con Me
và
oltre il rimprovero. Voi Mi avete adorato, avete spezzato tutti i vostri
rapporti familiari, seppur difficili da rompere. Quindi lasciate che le
vostre gloriose azioni stesse siano la vostra ricompensa.")
Radhika continuò, "Poi quando andò via a Mathura,
disse che sarebbe
ritornato in due giorni; ma non mantenne la promessa. Come puoi dire che
Lui é sincero? Lui é l'imbroglione numero uno; le Sue parole
sono solo
esterne, non vengono dal cuore. Lui é madhupa, é intossicato
dal bere il
nettare della compagnia delle donne di Mathura. Lui é apavitra,
impuro, ed
anch'io diventerò impura associandomi con te. Quindi non toccarMi,
vai via!"
Il calabrone rispose: "Io sono nirdosa, senza difetti; non bevo
vino."
Poi Radhika rispose: "Non imbrogliarMi. Cosa c'é sui tuoi
baffi? Tu eri
sopra la ghirlanda di Krsna quando era in compagnia di diverse
Mathura-ramani, e la loro kunkuma è caduta sulla ghirlanda. E'
per questa
ragione che la punta dei tuoi baffi é gialla."
"Krsna ti ha mandato per rappacificarMi, ma io non mi rappacificherò.
Tu
non sai come rappacificare qualcuno. Portare i segni degli incontri di
Krsna con altre non é il modo giusto. Tu sei caduto come il tuo
maestro."
Il calabrone disse: "No, Lui non é così. Se critichi
il mio padrone andrò via."
Radhika disse: "Aspetta, voglio ancora dirti qualcosa. Krsna é
Madhupati, e
ciò significa che é Yadhupati. Lui era un gopa, ma recentemente
ha cambiato
asrama; da quando ha accettato l'upanaya-samskara, il filo sacro nella
tradizione ksatrya, ora si incontra con le belle donne di Mathura."
"Noi siamo ragazze di villaggio senza educazione; siamo senza un
soldo. Non
possediamo nessuna ricchezza; non perdere il tuo tempo a cercare di
rappacificarci. Vai dalle Mathura-ramani che ti pagheranno abbondantemente;
loro sono ricche. Quando Krsna é con una di queste donne, le altre
diventeranno manani. Si arrabbieranno e diverranno gelose, Krsna così
userà
tutto il suo tempo per rappacificarle; poiché loro non sono semplici
come
noi. Noi siamo facili da rappacificare."
"Tu hai detto che Krsna Mi ama e per questo ti ha mandato. Sono
sorpresa di
quanto tu, Suo messaggero, sia stupido, perchè non hai pensato
alla mia
reazione dopo aver visto i tuoi baffi gialli. Krsna fa lo stesso. Lui
non
toglieva ma i i segni del suo incontro con le altre amanti di Vrndavana,
e
andava con quei segni nell'assemblea degli Yadhu. E loro lo devono aver
ridicolizzato. Come può essere sincero il tuo maestro?"
In questo modo nel cuore di Srimati Radhika si manifestano, i quattro
sintomi di prajalpa, chiamati asuya, gelosia; garva, prestigio; upahasa,
ridicolizzare; ed avajna, disobbedienza.
Gaura premanande!
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