Sri Srimad Bhaktivedanta Narayana Maharaja
Il fuoco della separazione e perché Krsna non può tornare
a Vrndavana
7 Giugno 1999
Badger, CA, Usa
Prima di sederci in qualche posto dobbiamo cercare di onorare tutti.
Al
mattino quando si fa il parikrama, i più avanzati devono stare
davanti, e i
giovani non devono disturbare nessuno. Dovete onorare sempre. Se non lo
fate e se non siete umili, non potrete progredire. I più giovani
devono
sempre onorare, e i più anziani devono insegnare, come si fa con
i figli o
i fratelli minori, con amore ed affetto. Devono insegnare le regole e
i
regolamenti. Onorate sempre i più anziani, e i più anziani
devono essere
affezionati verso i più giovani. Se qualcuno é un discepolo
del discepolo
di gurudeva, ma ha molta devozione, é qualificato, ha lasciato
tutte le
cose materiali, conosce le verità trascendentali e pratica il bhakti
yoga
servendo i Vaisnava e il Guru, allora questa persona deve essere sempre
rispettata. Non bisogna passare sulla testa degli altri. In questo modo
possiamo incrementare la nostra Coscienza di Krsna.
Svamiji ha predicato in ogni luogo del mondo, mentre Srila Pujyapada
Sridhara Maharaja stava seduto a Navadvipa. Svamiji lo onorava sempre.
Lo
sapevate? Ora però i discepoli non sono a conoscenza di questo
fatto (che
Svamiji onorava Srila Sridhara Maharaja), poiché lo hanno tenuto
nascosto.
Svamiji dava molto onore anche al mio Gurudeva, dava sempre onore ai più
anziani, erano come siksa-guru. Anch'io onoro i miei confratelli come
siksa-guru, Trivrikrama Maharaja, Vamana Maharaja e tutti gli altri sono
più anziani di me. Loro mi rispettano molto, ma anch'io gli do
molto onore.
Quindi Srila Svami Maharaja era nella linea dei Vaisnava e guru; lui
rispettava e voleva dare sempre rispetto a Pujiyapada Sridhara Maharaja,
Bhakti Vilasa Tirtha Maharaja e a tutti gli altri. Dobbiamo conoscere
questa etichetta, il comportamento vaisnava.
(Maharaja recita il mangalacarana)
Avrete sicuramente sentito parlare di Sanatana Gosvami, e forse avete
anche
già sentito il nome di Jagadananda Prabhu. Lui era nei Navadvipa-lila,
ed
era come Satyabhama, aveva della mana (rabbia).
Sanatana Gosvami era il primo ministro di un re mussulmano; era molto
intelligente e conosceva tutti gli sastra. Un giorno andò a Puri
dove
incontrò Caitanya Mahaprabhu e da lì si recò a Vrndavana.
Là a Vrndavana
incontrò Jagadananda; lui voleva servire Mahaprabhu.
Quando Jagadananda si recò a Jagannath Puri portò con sè
un vassoio di olio
profumato. Poiché a volte Mahaprabhu sveniva nella Coscienza di
Krsna,
Jagadananda portò questo olio con sé con molta cura. Lo
diede a Govinda
dicendo: "Devi mettere un po' di questo olio sulla testa di Mahaprabhu
tutti i giorni."
Così Govinda andò da Mahaprabhu e disse: "Jagadananda
mi ha ordinato di
mettere questo olio sulla Tua testa, é un olio ayurvedico molto
potente, è
come una medicina."
Mahaprabhu molto umilmente rispose: "Portalo al tempio di Jagannatha
e
usalo per i deepak, per le lampade."
Il giorno successivo Jagadananda andò da Govinda e gli chiese:
"Hai messo
l'olio sulla Sua testa?"
"No, non ha potuto farlo."
"Perché?"
"Mahaprabhu mi ha ordinato di dare quell'olio a Jagannatha"
Jagadananda si arrabbiò molto, prese il contenitore dell'olio
e lo gettò a
terra di fronte a Mahaprabhu, e tutto l'olio si sparse per terra.
Jagadananda se ne andò nel suo bhajana-kutira e chiuse la porta
a chiave.
Rimase a piangere per alcuni giorni e non andò a trovare Mahaprabhu.
Mahaprabhu pensò: "Oh, Jagadananda deve essersi arrabbiato
con Me perché
non ho accettato la sua offerta, così non viene più."
Passarono tre giorni. Al mattino del quarto giorno, Mahaprabhu andò
da lui
e bussò alla porta: "Oh, Jagadananda, O Jagadananda."
Ma lui non
rispondeva, piangeva e piangeva.
Mahaprabhu disse: "Per tre giorni non ho mangiato niente, e ora
il mio
stomaco é vuoto e sono molto affamato. Ora andrò a fare
il bagno
nell'oceano, ritornerò molto presto. Per favore nel frattempo cucinaMi
tutti i tipi di preparazioni." Dicendo questo Mahaprabhu si allontanò
per
fare il bagno e ritornò dopo un'ora.
Dopo essersi lavato e aver cambiato i vestiti Jagadananda cucinò
tutti i
tipi di vegetali, riso, chapati, chutney di tamarindo e molte altre
preparazioni. Ne preparò più di cinquantasei. Prese molte
foglie di banana
e preparò tutto per Mahaprabhu. Govinda era con Mahaprabhu e chiese
a
Jagadananda: "Dì a Mahaprabhu di prendere prasada."
Mahaprabhu rispose: "Non posso. Si devono preparare due posti e
poi siederò
a prendere prasada con Jagadananda."
Allora Jagadananda indirettamente rispose dicendo a Govinda: "Dì
a
Mahaprabhu che deve gustare il prasada e dopo aver finito, noi prenderemo
le Sue rimanenze, noi vogliamo solamente le rimanenze."
Così le rimanenze vennero divise in due.
Jagadananda fu molto felice, ma non lo mostrava direttamente a Mahaprabhu.
C'era ancora una traccia di mana, rabbia. Dopo due giorni Jagadananda
disse
a Mahaprabhu:"Vado a Vrndavana, dammi il Tuo permesso."
Mahaprabhu disse: "Perché devi andarci?"
"Oh, per molto tempo ho desiderato andarci con Te, ma Tu non devi
venire
con me. Voglio andare là e prendere il darsan; voglio andare là
e servire
Radha-Krsna coniugali."
Mahaprabhu rispose: "Va bene, puoi andare, ma non per un lungo periodo.
Vai, guarda e poi torna indietro. Non salire sulla cima di Govardhana;
tu
non sei qualificato per restare là. Potresti arrabbiarti, vedresti
solo le
regole e i regolamenti e se i Brijavasi fanno il bagno oppure no. Così
li
giudicherai in accordo alla tua mentalità, e farai offese. Non
devi restare
là a lungo, ritorna subito indietro."
Jagadananda in un modo o nell'altro partì, ma quando lasciò
Puri, arrivò
vicino ad un albero e cominciò a lamentarsi: "Oh, perchè
ho fatto questo
errore? Non posso rimanere in vita senza Mahaprabhu. Ho fatto un errore,
devo ritornare indietro? Cosa posso fare?" Così Jagadananda
era in dubbio
su cosa fare e su cosa non fare. Passò due, tre, quattro giorni
a piangere
ma in un modo o nell'altro consolò la sua mente: "Devo andare
a Vrndavana".
Arrivò là e incontrò Sanatan Gosvami che gli disse:
"Devi restare qui e
visitare con me tutti i luoghi dove si sono svolti i passatempi."
Un giorno Sanatana Gosvami si trovava fuori dal suo bajana-kutira e
Jagadananda stava cucinando. Jagadananda non accettò mai madhukari,
elemosina, lui pensava: "Non sono qualificato per ricevere madhukari,
solo
Sanatana Gosvami, Rupa Gosvami sono qualificati e lo possono digerire."
Noi non possiamo digerire madhukari. Non siamo qualificati per questo.
Così Jagadananda stava cucinando e cosa successe? Sanatana Gosvami
ricevette della stoffa color zafferano e la portò con sé.
Jagadananda
cucinava il kichori e lo stava facendo bollire, vedendo di ritorno Sanatan
Gosvami gli chiese: "Oh, tu hai molta fede in Mahaprabhu, dove hai
preso
quel Suo abito?
Sanatana Gosvami rispose: "Non é di Mahaprabhu, questo me
lo ha dato un
mayavadi."
Jagadananda disse: "Oh, é di un mayavadi!", subito lo
prese e lo gettò via.
Poi Sanatan Gosvami molto umilmente disse sorridendo: "Oh, ti volevo
mettere alla prova, hai molta fede in Mahaprabbhu. Non puoi indossare
l'abito dei mayavadi. Tu sei molto attaccato a Mahaprabhu, e Lui ti ha
sgridato. Mahaprabhu ti ama molto, così ti ha dato il madhurya-rasa
sgridandoti. A me invece dice: "Oh, Sanatana Gosvami, tu sei una
persona da
onorare, sei un devoto di alta classe e sei superiore a tutti gli altri.",
questo per me é come il nimba-rasa, il succo amaro dell'albero
neem."
Quando Sanatana Gosvami era a Puri pensava: "Oh, sono molto caduto,
sono un
disgraziato." Lui aveva il corpo sanguinante, delle mosche gli giravano
attorno, e dalle ferite usciva del pus maleodorante. Quando Mahaprabhu
però
vedeva Sanatana Gosvami cosa faceva? Lo abbracciava, e Sanatan diceva:
"Prabhu non toccarmi, Prabhu non toccarmi!."
In seguito quando Sanatana Gosvami incontrò Jagadananda gli chiese
un
consiglio: "Cosa posso fare? Caitanya Maharabhu vuole abbracciarmi
sempre,
ed io sono una persona caduta, il mio corpo é pieno di pus e Mahaprabhu
vuole toccarmi. Cosa posso fare? Dovrei forse ritornare a Vrndavana?"
"Sì devi andare a Vrndavana, altrimenti Mahaprabhu toccandoti
potrebbe
prendere delle infezioni, quindi dovresti andare via in fretta."
Mahaprabhu aveva sentito questo discorso e disse a Jagadananda: "Oh
Jagai,
tu sei come un piccolo neonato di due giorni, e vuoi dare delle istruzioni
a Sanatana Gosvami. Lui é così avanzato, e tu hai osato
dargli dei
consigli. Non pensare di essere avanzato; tu sei solo un piccolo bambino
che non ha intelligenza."
Noi dobbiamo onorare tutti, specialmente i puri devoti. Dobbiamo essere
umili e onorarli, questo é l'unico modo per progredire nella Coscienza
di
Krsna.
Ora arrivo al punto.
Venite con me a Vrndavana e a Mathura. Per favore concentrate le vostre
menti. Voi sapete che tra tutte le persone che hanno la forma umana,
nessuno al mondo é soddisfatto. Persino se abitate in America,
persino se
siete la persona più ricca in tutto il mondo, avete molto denaro
e la
vostra casa ha tutti i tipi di comfort e vostra moglie é molto,
molto
bella. Poi quando siete stati sposati per due, tre, quattro anni potete
divorziare e sposarne una nuova. Avete anche dei bravi e qualificati
bambini, tutto é okay; avete anche due, tre cani. Ma in ogni caso
avrete
sempre molti problemi. Tutti soffrono, specialmente quelli che sono ricchi
soffrono più degli altri. In questo mondo nessuno é felice;
questa vita é
piena di miserie, problemi, difficoltà, malattie e vecchiaia; in
questo
mondo tutti soffrono per questo tipo di problemi. So che tra voi ci sono
molti che sono ricchi, ma potete dire di non aver mai avuto problemi o
che
siete sempre stati felici? Lo potete dire? (I devoti ridono). Oh, oggi
tu
hai detto che eri malato, mi ricordo bene. (Maharaja si riferisce ad un
devoto che non ha voluto suonare la mrdanaga perché non si sentiva
bene.)
Quindi in questo mondo non c'é nessuno che é felice, anche
se siete re, o
primo ministro, Presidente o altro. Solamente se un devoto é sottomesso
a
Krsna può essere felice, ma il devoto non dirà mai di essere
felice; dirà:
"Oh, c'é un grande problema, perché sono ancora vivo?
Perché non muoio?
Perché non ho ancora avuto il darsan di Krsna?"
Tutte le jive vogliono essere felici. Ci sono molti tipi di sofferenze
e
problemi in questo mondo e tutti sono infelici, questo é il motivo
per cui
tutti vogliono la pura felicità. Ma questo é assurdo perché
in
maya-samsara, in questo mondo materiale nessuno può avere la felicità.
Tuti
i Veda hanno infatti affermato: "sukham mai bhura, dukham ma bhuta."
Tutti
i Veda affermano che vogliamo sempre essere felici; noi non vogliamo che
ci
siano sofferenze. Nello Srimad-Bhagavatam é scritto:
karmany arabhamananam
duhkha-hatyai sukhaya ca
pasyet paka-viparyasam
mithuni-carinam nrnam
(SB 11.3.18)
(Accettando il ruolo di maschio e femmina nella società umana,
le anime
condizionate si uniscono in relazioni sessuali. Perciò costantemente
fanno
degli sforzi materiali per eliminare la loro infelicità e aumentare
illimitatamente il loro piacere; ma bisogna capire che inevitabilmente
si
avrà esattamente il risultato opposto. In altre parole la loro
felicità
scompare, e lo sconforto materiale incrementa.)
Tutti nell'intero mondo cercano di essere felici. Per questo motivo tutti
tentano di essere feliciper conto proprio o sposandosi, a volte per essere
felici si uniscono alla famiglia, a volte invece fanno come all'assemblea
delle nazioni unite: tentano di essere felici ma non possono controllare
le
guerre poiché loro stessi hanno molti problemi. Se queste persone
hanno
così tanti problemi, come possono risolverne altri? Non possono.
Noi
cerchiamo la nostra felicità, ma le nostre sofferenze sono così
potenti che
con la forza ci mettono i piedi sulla testa e ci controllano, così
dobbiamo
provare sofferenza. Avete qualche rimedio per sfuggire alla vecchiaia?
No.
E per sfuggire alla morte? No. Così tutti cercano la felicità
ma tutti sono
dukhi, tutti soffrono; non sempre però siamo infelici, c'é
anche una
piccola porzione di felicità, ma é come una piccola goccia
che dura solo
per un momento e poi ritornano ancora i problemi e le sofferenze, problemi
e sofferenze come le onde. Noi pensiamo: "Se risolverò questo
problema
sarò felice.", ma nello stesso tempo un problema molto più
grande arriva e
ne sarete imprigionati.
Può capitare che quando vi sposate pensate: "Oh, mia moglie
é molto
bella.", ma dopo due giorni lei vuole dei gioielli e molte altre
cose,
inoltre lei dirà: "Non devi vedere nessuno. Se hai delle amiche,
non devi
più guardarle." Così arrivano molti altri problemi.
In questo mondo non c'é la felicità pura, ma noi la vogliamo
lo stesso.
Qual é la felicità pura? Questa felicità esiste,
ma non in questo mondo ed
é chiamata brahmananda. Cosa può gustare una jiva in se
stessa? Se ottiene
la liberazione potrà gustare brahmananda e non ci saranno più
sofferenze.
Ma anche questa felicità non é pura; brahmananda é
una felicità in modo
negativo. Cosa significa? Un uomo per esempio, ha catturato qualcuno e
lo
vuole picchiare, così quell'uomo piange dicendo: "Salvatemi,
salvatemi!"
mentre sta per morire in un modo o nell'altro qualcuno lo salva, e
quell'uomo si alza in piedi esclamando: "Ora sto bene, sono salvo."
Questa é la liberazione ed é come brahmananda. Ma se servite
Krsna voi
avrete la felicità, altrimenti no. Krsna é la personificazione
di ananda,
"Io sono anandam, Io sono brahma." Se non seguite il processo,
il canto, il
ricordo e il servizio a Krsna non potrete essere felici. Questo non é
brahmananda, é prema, amore ed affetto per Krsna. Ci sono molti
tipi di
prema.
Krsna ha detto negli sastra: "Se seguite le Mie istruzioni avrete
quel tipo
di prema." Gli Sastra lo hanno confermato; e tra tutti gli Sastra
il
Bagavatam é amala-sastra, quello su cui potete contare e credere.
Il
Bhagavatam non può imbrogliarvi poiché é la personificazione
di Krsna
Stesso. In tutti gli Sastra é scritto che se servite Krsna sarete
realmente
felici. Se cantate, ricordate Krsna, allora facendo la bhakti a Krsna,
Svayam Bhagavan Krsna, Lui sarà felice e anche voi lo dovrete essere.
Ma lo Srimad-Bhagavatam dice delle cose diverse. Quali? Nel Bhagavatam
é
scritto: "Oh, jive, voi non avete nessun potere, non avete nessuna
qualificazione per servire Krsna, non lo potete fare. Non avete nessun
potere e non potete nemmeno chiamarLo."
In tutti gli Sastra é scritto che dobbiamo ricordare e chiamare
Krsna:
"harer nama harer nama harer namaiva kevalam, kalau nasty eva nasty
eva
nasty eva gatir anyatha" , é stato scritto nel Visnu purana
o in altri
Purana, ma non nel Bhagavatam. In tutti gli Sastra é scritto che
dovete
fare il bhajana di Krsna, ma cosa scrive lo Srimad-Bhagavatam? Oh, voi
non
potete chiamare Krsna, è Krsna che discende per chiamarvi; Lui
é così
misericordioso che é disceso in questo mondo. Voi non potete andare
là e
servirLo. Potete andare a Goloka Vrndavana, Gokula, Navadvipa-dham a
Svetadvipa? Non potete. Voi non potete chiamarLo; ma Krsna é molto
misericordioso. Krsna dello Srimad-Bhagavatam é molto misericordioso
e ha
preso il Suo flauto ed é disceso sulla terra, a Vrndavana, e chiamava
tutti: "Vieni qui, vieni qui."
Voi dovete solamente ascoltare, dovete dare le vostre orecchie e pensare:
"Non voglio nient'altro." Il vostro Gurudeva, jagat-guru, il
vero guru vi
dirà: "Dammi le tue orecchie, non voglio la ricchezza o nient'altro
da te.
Voglio solo purificare le tue orecchie, così tramite le tue orecchie
ti
darò qualcosa nel cuore, e avrai la felicità trascendentale."
Non c'é
nesun'altro processo per essere felici. Voi potete piangere per Krsna,
ma
il vostro pianto non ha potere. Come piangete? Ora vi farò un esempio
raccontando questa storia.
C'era in corso una bellissima lezione, era molto potente. Tutti i devoti
si
trovavano là. Si stava discutendo del Bhagavatam e quello che parlava
aveva
la barba e dei lunghi capelli bianchi. Tutti lo stavano ascoltando
attentamente; c'era un'anziana signora che era seduta lì e continuava
a
piangere, piangere, piangere. Il sadhu baba che stava parlando l'harikatha
finì la lezione e un po' alla volta tutti i devoti se ne andarono,
ma
quella signora era ancora là. Il sadhu la chiamò: "Oh,
mataji, tu sei una
devota molto avanzata. La mia harikatha ha toccato il tuo cuore, perché
piangi così amaramente?"
Allora lei cominciò a piangere ancora di più e disse: "O
baba cosa posso
dire? Io avevo un caprone ed era molto forte. Aveva la barba proprio come
la tua. (I devoti ridono). A volte gli davo da mangiare e lui molto
felicemente prendeva il cibo. Baba, mentre parlavi l'harikatha e ti
osservavo con quella barba bianca, mi sono ricordata del mio caprone.
Ora
non so cosa fare, piango sempre per il mio caprone."
Il nostro ricordo e canto di Krsna é così. Può essere
una sembianza, ma in
realtà é pratibimba, un riflesso. Il nostro arthi deve essere
puro ma noi
non possiamo avere questo tipo di arthi. Cosa significa arthi?
Devoto: Preghiere sincere.
BVNM: Noi dobbiamo pregare sinceramente con un sentimento di separazione
nel cuore, nel profondo del cuore. Krsna ha questo sentimento ed é
per
questo che è disceso. Lui é lakh e lakh di volte koti più
di noi, Lui
piange per noi perché é il padre del padre del padre, l'amante,
dell'amante, dell'amante. Lui ha molto amore ed affetto per noi e pensa:
"Oh, loro stanno soffrendo molto perché Mi hanno dimenticato.
Non possono
venire da Me e non possono neppure chiamarMi, i loro cuori non si
sciolgono. Io devo andare da loro." Questo é il motivo per
cui Krsna é
disceso col Suo flauto, e l'essenza della Sua bellezza; Lui é venuto
per
chiamarci, ma noi non ascoltiamo. Cercate di realizzare queste cose.
Jagau kalam vama-drsam manoharam (SB 10.29.3). Oh, Lui prese il suo flauto
e suonò 'Kling' per chiamarci. Ma noi non possiamo udire quel suono,
non
siamo abbastanza qualificati; così non possiamo andare da Krsna
e
chiamarLo. Questo é il motivo della discesa di Krsna; é
disceso persino
nella forma di Caitanya Mahaprabhu, che é Radha-Krsna coniugali.
Loro sono
venuti solo per chiamarci. Il Bhagavatam dice:
nigama-kalpa-taror galitam phalam
sukha-mukhad amrta-drava-samyutam
pibata bhagavatam rasam alayam
muhur aho rasika bhuvi bhavukah
(SB 1.1.3)
(Oh, uomo esperto e pensatore, realizza lo Srimad-Bhagavatam, il frutto
maturo dell'albero dei desideri della letteratura vedica. Esso emana dalle
labbra di Sri Sukadeva Gosvami, perciò questo frutto é diventato
ancora
più gustoso: il suo succo nettareo attrae tutti, incluse le anime
liberate.)
Krsna é diventato come un frutto, il frutto nigama-kalpa-taror,
non c'é la
buccia, c'é solo rasa, rasa, rasa. Da chi é stato portato?
Da Sukadeva
Gosvami nella nostra guru parampara. Quindi Krsna é disceso in
questo mondo
per chiamarci, perché? "Oh, non soffrite, siate felici. Dovete
avere la
felicità trascendentale". Noi però non siamo qualificati
nemmeno per
questo, non vogliamo essere trascendentalmente felici.
Bhagavan sta dicendo: "Ekam va dayalum saranam vrajema" (Come
posso
prendere rifugio in qualcuno più misericordioso di Lui?) Krsna
lo sta
chiedendo a tutti i Veda, Upanisad, Purana, Mahabarata, Ramayana; il
Bhagavatam lo sta chiedendo, ma nessuno ha dato la risposta. Poi lo
Srimad-Bhagavatam stesso ha detto:
aho baki yam stana-kala-kutam
jighamsayapayayad apy asadhvi
lebhe gatim dhatri-ucitam tato nyam
kam va dayalum saranam vrajema
(SB 3.2.23)
(Come posso prendere rifugio in uno più misericordioso di Lui?
Egli ha
concesso la posizione di madre a un demone (Putana) che aveva preparato
del
veleno sul suo seno per avvelenare Krishna bambino.)
Putana, il demone che si nutriva del sangue dei bambini, voleva uccidere
Krsna. E cosa fece Krsna? Lui la trasformò anche nel corpo e la
mandò molto
oltre Vaikuntha.
Dobbiamo cercare di servire Krsna e ascoltarLo; dobbiamo essere
qualificati. Come potete esserlo? Tramite un devoto qualificato, un guru.
Senza un guru qualificato non sarà possibile.
Tutti gli Sastra hanno affermato che gli uomini vogliono la felicità,
e
vogliono incontrare Krsna. Ma il Bhagavatam cosa dice? Che Bhagavan vuole
incontrare le jive.
Negli Sastra é scritto che quando Krsna andò a Mathura,
le gopi provavano
separazione e mandarono là un cigno per raccontare a Krsna la loro
separazione e sofferenza. Ma il Bhagavatam dice qualcos'altro, cosa? Che
anche Krsna stava soffrendo molto e ha dovuto mandare Uddhava come
messaggero. Avete capito? Le gopi non hanno mandato nessuno, ma Krsna
lo ha
mandato perché é molto, molto misericordioso. La bhakti
di Bhagavan é molto
katara, katara significa soffrire sempre e piangere, piangere in
separazione. Ma il Bhagavatam dice l'opposto e cioé che Krsna ha
un
desiderio ardente di gustare la separazione dei suoi devoti. Cosa dice
sempre Krsna? "Oh madre, madre!" e la cerca; "Oh, amici
miei! Brahma li ha
rapiti." e li cerca.
Così Krsna ci sta cercando, ma siamo così squalificati
da non poter sentire
il Suo flauto e non poter chiamare col nostro cuore. Noi però dobbiamo
provare lo stesso e lo potremo fare solo quando il nostro cuore sarà
vuoto
e quando prenderemo rifugio in un devoto di alta classe.
Ora arriviamo alle domande e alle loro risposte. La prima domanda é:
perché
Krsna se n'é andato? Ho già detto un motivo, quello del
Prema-sarovara.
Krsna era molto preoccupato e pensava: "Quando le gopi sono con Me,
sentono
molta separazione per il futuro, e diventano prema-vaicittya, mahabhava
e
divya unmada, non hanno più vita." Voi non potete immaginare
tutte queste
cose: com'é il sentimento di separazione e come brucia. Così
Krsna decise:
"Se Me ne vado da Vrndavana, loro sentiranno separazione e Mi
incontreranno persino nei sogni. Quando vedranno un albero tamala lo
abbracceranno dicendo: 'Oh, stò incontrando Krsna e Lo stò
abbracciando', e
così saranno felici. Poi mangeranno qualcosa e si decoreranno;
quindi devo
lasciare Vraja."
Il secondo motivo è che è vero che una persona vuole stare
dove é più
felice, e non vorrà mai andare in un altro luogo dove c'é
meno amore ed
affetto; ma questa non é la natura di Krsna Dio la Suprema Persona.
La Sua
natura é un po' diversa. Lui ha lakh e lakh di devoti ovunque e
ci sono
anche alcuni devoti a Mathura che stanno soffrendo a causa di Kamsa. Devaki
e Vasudeva stanno soffrendo molto dal giorno in cui si sono sposati.
Krsna restò a Vraja per dieci anni e otto mesi. Dall'inizio del
matrimonio
di Vasudeva e Devaki sono nati otto figli incluso Krsna; sono passati
molti
molti anni. E dopo ancora otto mesi in più. Quanti anni sono passati
in
tutto?
Devoto: Circa diciannove.
BVNM: Sono molti anni e loro sono stati sempre torturati da Kamsa. Molte
altre persone lasciarono Mathura e scapparono a causa di Kamsa. Così
Krsna
doveva prendersi cura di loro e se non l'avrebbe fatto non sarebbe stato
affatto misericordioso.
Anche i Pandava stavano piangendo, anche Kunti stava piangendo per Krsna,
e
pensavano che Krsna sarebbe arrivato e li avrebbe aiutati. Anche Draupadi
Lo chiamava: "Oh, mi stanno disonorando." E piangendo amaramente
diceva:
"Oh, Govinda, sto morendo." Cosa farà allora Krsna? Lui
é a Vrndavana al
Vamsivata, ma deve anche andare a salvare Draupadi. Se un bhakta in questo
mondo chiama Krsna, Lui lo dovrà ascoltare, altrimenti Krsna dovrebbe
lasciare il Suo nome Bhakta-vatsalya, cioé che è misericordioso.
Lui deve
prendersi cura di tutti; sta gustando così tanto rasa a Vrndavana,
ma deve
anche prendersi cura di tutti gli altri devoti. Ci sono molti devoti a
Mathura ed in altri luoghi, Lui deve ascoltare il loro richiamo. Anche
questo é un motivo per cui lasciò Vrndavana.
C'é anche qualcosa in più. Krsna aveva promesso: 'ye yatha
mam prapadyante
tams tathaiva bhajamy aham', quelli che Mi servono, li ripagherò
allo
stesso modo (Gita 4.11). Ma solo con le gopi non ha potuto mantenere la
promessa; Lui ha fallito questo dovere verso le gopi. Krsna può
mantenere
questa promessa con tutti ma non con le gopi.
Questo ci mostra che nell'intero mondo non c'é paragone tra un
devoto
qualsiasi e i Brajavasi. Nessuno si può paragonare a Yashodamaiya,
Subala,
Sridam, Lalita, Visakha e tutti gli altri; non possiamo fare paragoni.
Ma
anche Vasudeva e Devaki fecero delle austerità molto dure nelle
loro vite
precedenti (erano Sutapa e Prsni). Sapete cosa facevano? Mettevano la
testa
all'ingiù, tenendosi con una sola mano, senza respirare e bere
acqua; sia
nei giorni caldi che in quelli freddi per più di 60,000 anni. Dhruva
fece
austerità solo per sei mesi senza respirare, loro le fecero per
60,000
anni. Ora Vasudeva e Devaki stanno chiamando Krsna, come può non
ascoltarli? Lui deve ascoltarli. Anche questo é un motivo per cui
Krsna
andò a Mathura.
Quando Krsna andò a Mathura e salvò Suo padre e Sua madre
e uccise Kamsa,
sarebbe potuto tornare a Vrndavana, ma come? Tutti gli Yadhuvasi,
Mathuravasi erano scappati da Kamsa ed ora tutto il regno era allo sbando;
così Krsna diede il regno ad Ugrasena Maharaja e lo nominò
re, ma era molto
vecchio e senza forze, così Krsna doveva risolvere il problema.
C'erano
anche le due mogli di Kamsa, Asti e Prapti, che dopo la morte del marito,
andarono dal padre Jarasandha. Lui era come un grande demone, molto
potente; più di Kamsa, Duryodhana e gli altri. Quando venne a sapere
che il
marito delle sue figlie era stato ucciso da Krsna, diventò furioso
e
raggruppò un'armata più grande di quella del Mahabaratha;
andò a Mathura e
la invase 18 volte.
Così Krsna pensava: "Se vado a Vraja cosa succederà?
Tutti verranno uccisi
da Jarasandha. Io non posso più ritornare là."
Krsna avrebbe potuto tornare a Vraja solo occasionalmente, ma cosa sarebbe
successo? Jarasandha avrebbe capito che i Brajavasi sono molto cari a
Krsna
e così l'avrebbe distrutta. A Vraja non c'é un'armata per
difendersi e i
Brajavasi non sono come soldati; là ci sono solo le mucche innocenti
che
pascolano. Così se Jarasandha fosse andato là avrebbe distrutto
tutto.
Nanda Baba sapeva queste cose, perché Krsna glielo aveva detto
nell'orecchio: "Non essere dubbioso, Io ritornerò a Vraja
dopo aver
sconfitto Jarasanda, se vengo ora Jarasandha attacherà Vraja e
Io non potrò
salvarvi. "
C'é anche qualcosa di più: Vasudeva e Devaki sapevano che
se Krsna fosse
ritornato a Vrndavana non sarebbbe più tornato indietro. Se Krsna
andava
da qualche parte, a Mithila, Indraprastha, Vasudeva e Devaki non
obbiettavano. Dicevano solo: "Vai, ma torna in fretta."
Ma se Krsna chiedeva il permesso per andare a Vrndavana e diceva: "Andrò
molto velocemente e poi ritornerò subito.", allora Vasudeva
e Devaki
diventavano molto preoccupati e cominciavano a piangere e non dicevano
nulla. Perché non gli permettevano di andare? Perché Vrndavana
é
rasamayi-bhumi, se Krsna fosse andato si sarebbe totalmente assorto nel
rasa; Lui là non deve risolvere nessun problema o assolvere dei
doveri.
Così Vasudeva e Devaki sapevano che se fosse andato non sarebbe
più
ritornato. Quando Krsna chiedeva: "Posso andare?", loro cominciavano
a
piangere amaramente; non solo Devaki e Vasudeva ma tutti gli abitanti
di
Mathura piangevano e pensavano: "Oh, se oggi Krsna se ne va moriremo."
Cosa avrebbe potuto fare Krsna? Ecco perché a volte voleva andare,
ma non
poteva. Questi sono i motivi.
Krsna sarebbe potuto andarci in un solo momento perché Vrndavana
e Mathura
sono molto vicine, e il palazzo di Krsna era sul confine. Krsna può
andare
da Goloka Vrndavana, a Mithila e poi a Dvaraka in un momento, allora perché
non é più ritornato a Vraja? Se fosse andato anche solo
per un istante il
sentimento di separazione dei gopa e delle gopi sarebbe aumentato lakh
e
lakh di volte. Perché? Se c'é una fiamma con poca aria,
si spegne; ma se il
fuoco é molto grande come un incendio nella foresta, con del vento
aumenterà sempre più.
Quindi la separazione dei gopa e delle gopi é così: non
é come una piccola
fiamma che può essere spenta facilmente. E' come quando mettete
una goccia
d'acqua su un ferro bollente; che rumore farà? Scccccccc. E se
lo toccate
vi ustionerete. Il fuoco della separazione a Vrndavana é così.
Se Krsna
andasse là anche solo per un momento il fuoco della separazione
dei
Vrajavasi aumenterebbe, e morirebberero subito. Quindi Krsna non poteva
tornare. Alcuni dicono che avrebbe dovuto portare tutti i gopa le gopi,
Nanda, Yashoda a Mathura; questa é una cosa molto difficile, Lui
non poteva
farlo. Perché? Oh, ci poteva essere un grave pericolo, il rasa-sankula.
Cosa significa? Pericolo di scambi di rasa.
Devoto: Contraddizione di sentimenti.
BVNM: Cosa significa? A Vrndavana Krsna é come un pastorello,
é il figlio
di Nanda Baba. E' scalzo e và a pascolare le mucche. A Mathura
invece é un
re Ksatriya ed é molto potente. Non ha il flauto, non é
un pastorello, é un
Re. Che tipo di re? Un imperatore, là nessuno Lo può contraddire.
Invece a
Vrndavana Lo contraddicono. Cosa sarebbe successo se i Vrajavasi fossero
andati a Mathura? Krsna può portare la piuma di pavone sulla testa
e
suonare il flauto? E a chi dirà 'Oh, padre, oh, madre? A Nanda-Yashoda
o a
Vasudeva e Devaki? E da chi andrà nella notte? Con le gopi o con
Satyabhama
e Rukmini? Se fosse accaduto ci sarebbe stata una guerra l'una contro
l'altra. Krsna a Mathura é Para-devata; lo Srimad-bhagavatam lo
conferma
(10.43.17), dicendo 'lui é para-devateti.' Lui é il para-devata
di tutti
gli Yadava. Cosa significa? Che é il re di tutti i re, ed é
adorato da
tutti i Mathuravasi. Ma a Vrndavana chi é Krsna? Lui é solo
il figlio di
Nanda Baba, Lui é un amico, oppure l'amato delle gopi. Lui non
é
para-devata; a Vraja nessuno adora Krsna, neanche le gopi lo fanno. Lo
possono adorare solo tramite degli insulti: 'Oh, tu sei nero e anche il
Tuo
cuore é nero.' Questo é il loro modo di adorarLo. A Mathura
se le gopi
insultassero Krsna cosa accadrebbe? Non ci sono soluzioni.
Karsna é adorato da tutti gli Yadava, persino Uddhava, Ugrasena
Maharaja e
gli altri Lo adorano. Ma a Vrndavana tutti i gopa come Sudama, Sridama,
Madhumangala si aggrappano alle Sue spalle e dicono: "Vai cavalluccio,
vai!" Se i gopa andassero a Mathura e giocassero con Krsna in questo
modo
davanti a tutti gli Yadava, cosa succederebbe? Potranno fare finta di
nulla? Questo é un grande problema. Là Devaki e Vasudeva
non possono
accettare i pranama di Krsna perché sanno che é Dio; così
hanno paura. Loro
hanno visto la Sua forma a quattro braccia; a Vrndavana invece Nanda Baba
dirà: "Oh, Krsna portami le ciabatte!" Così Krsna
mettendo le ciabatte
sulla testa gliele porterà danzando. Se Nanda Baba fosse stato
a Mathura e
avrebbe detto: "Oh, figlio mio prendimi le ciabatte.", cosa
avrebbe fatto
Krsna davanti a tutti gli Yadava? Gliele avrebbe prese? Ci sarebbe stata
molta confusione su cosa fare.
E quando Krsna incontra le gopi come Lalita, Visakha e tutte le altre;
avrebbe potuto sedersi vicino a Radhika e fare il rasa a Mathura davanti
a
tutti gli Yadu? Avrebbe potuto massaggiarLe i piedi davanti a loro? No.
Questo é una contraddizione di rasa, di sentimenti.
Come può Krsna mettere a posto tutte queste cose? In questo dilemma
non
portò nessuno a Mathura.
Ma Krsna pensa: Cosa devo fare?', così mandò Uddhava; Krsna
in questa
circostanza non poteva tornare a Vrndavana, così mandò un
messaggero per
rappacificare i Vrajavasi. Ma la cosa più importante é che
Uddhava, ammesso
alla scuola delle gopi, avrebbe imparato a rappacificare Krsna. Là
Lalita,
Visakha sono le insegnanti e Srimati Radhika Stessa é la direttrice,
e
Uddhava deve essere ammesso per imparare tutte queste cose. Lui le potrà
imparare ma non le potrà realizzare; in ogni caso doveva andare
ed essere
ammesso per imparare solo due lettere e mezzo. Uddhava non potrà
imparare
svara e vyanjan (tutte le consonanti e le vocali) di Vrndavana, lui non
le
potrà mai imparare. Dovrà solo imparare a leggere due lettere
e mezzo,
prema (prema in sanscrito é una parola formata da due lettere e
mezzo). In
inglese non c'é una parola adatta a tradurre prema. Quindi Krsna
lo ha
mandato per fargli capire qualcosa su prema; così Krsna pensava:
"Quando
sarà qualificato, tornerà indietro così potrò
condividere un po' delle mie
sofferenze. Così questo messaggero deve essere mandato; deve qualificarsi
per capire cos'é amore e cos'é prema, Vraja-prema, così
realizzerà
qualcosa. Non potrà realizzare di più, ma qualcosa realizzerà;
così quando
ritornerà Io potrò piangere, e Uddhava capirà perché
sto piangendo e sto
soffrendo e gli potrò dare un po' delle Mie sofferenze."
Gaura-premanande!
Devoti: Hari Hari-bol!
(Nota: Alla fine della lezione Maharaja si congratula con gli organizzatori
del programma e con gli attori del dramma.)
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