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Non potete ingannare
il guru
Murwillumbah, Australia: 24 gennaio 2001
Tridandisvami Sri Srimad Bhaktivedanta Narayana Maharaja
[La seguente lezione è stata data nel giorno dell'apparizione
di
Srila Bhaktivedanta Narayana Maharaja].
In precedenza ho parlato dei doveri dei discepoli e ho spiegato che
guru-nistha (fede ferma nel guru) è la spina dorsale della bhakti.
Senza guru-nistha, non si può avere nessun tipo di devozione. Una
persona può aver preso l'iniziazione, ma se non c'è nistha,
egli è
inferiore ad una persona che non ha preso l'iniziazione formale e non
ha fatto un sacrificio del fuoco, ma sta realmente seguendo il suo
guru autentico.
Io ho visto e realizzato questo. C'era un discepolo di
Parama-pujyapada Srauti Maharaja che si chiamava Narayana Prabhu ed
era completamente arreso al nostro Guru Maharaja. Egli lo serviva con
la sua mente, intelligenza e con tutte le parti del suo corpo. Viveva
sempre con il nostro Gurudeva, ascoltava hari-katha, accettava
completamente tutte le sue istruzioni e tutti noi avevamo un grande
onore per lui. Io specialmente avevo molto amore e onore per lui,
così come Parama-pujyapada Vamana Maharaja, Parama-pujyapada
Trivikrama Maharaja e altri. Nonostante non fosse iniziato, era più
di una persona iniziata. Egli era un vero discepolo siksa in quanto
questa sua sincerità e obbedienza sono i principi basilari
dell'essere discepolo.
Al contrario, vedevo tante persone coprire quello che c'è nei loro
cuori * [vedi la nota alla fine]. Queste persone pensano: "il mio
Gurudeva non sa niente, è uno sciocco. Io posso imbrogliarlo".
Loro
non lo dicono in modo diretto, ma pensano così. Pensano che possono
imbrogliare un puro devoto, ma un puro devoto non può essere
imbrogliato. Come potete ingannare colui che è controllato da Krsna?
Se una persona è un vero guru, non può mai essere imbrogliato.
Dovete conoscere l'identità del guru. Srila Raghunatha dasa Gosvami
ha scritto nelle preghiere del Manah Siksa: "Nadharmam nadharmam
srutigana. O mente, devi sempre ricordare che Sri Sacinandana,
Caitanya Mahaprabhu in realtà è Vrajendranandana Syamasundara,
ed è
il vero guru". Raya Ramananda disse a Mahaprabhu: "Io sono solo
un
Tuo strumento. Quello che dico è dovuto solo alla Tua ispirazione.
Tu
stai parlando. La bocca sembra mia, ma in realtà tutto viene detto
da
Te".
Una persona potrebbe dire: "Io voglio servire Mahaprabhu come fanno
le gopi: Egli è il mio amato Mahaprabhu, e io sono la Sua amata".
Potete fare questo oppure no? Questo è sahajiya. Questo è
chiamato
gauranga-nagari-bhava, ed è un apasiddhanta, contrario alle verità
filosofiche conclusive. Non dobbiamo pensare in questo modo. Caitanya
Mahaprabhu è il guru e noi dobbiamo fare tutto ciò che ordina.
Un giorno Vallabha Bhatta disse ad Advaita Acarya: "Perché
canti ad
alta voce Hare Krsna Hare Krsna, Krsna Krsna Hare Hare, Hare Rama
Hare Rama, Rama Rama Hare Hare? Ogni entità vivente è femminile
e
considera Krisna suo marito. E' dovere di una moglie casta, e devota
a suo marito, non pronunciare il nome del marito, invece tutti voi
cantate il nome di Krsna. Come può questo essere chiamato principio
religioso?"
Advaita Acarya rispose: "Davanti a te c'è Sri Caitanya Mahaprabhu,
la
personificazione dei principi religiosi. Dovresti chiederlo a Lui,
perché Egli ti darà una risposta adeguata". Sentendo
questo
Mahaprabhu disse: "Mio caro Vallabha Bhatta, tu non conosci i
principi religiosi. In realtà il primo dovere di una donna casta
è di
seguire gli ordini del marito. L'ordine di Krsna è di cantare il
Suo
nome continuamente. Perciò una persona che è casta e segue
ciò che
dice il marito, Krsna, deve cantare il nome del Signore altrimenti
trascurerebbe il Suo ordine. Seguendo i principi religiosi, un puro
devoto di Krsna sempre canta il santo nome, e come risultato ottiene
i frutti dell'amore estatico per Krsna. Mio marito mi ha ordinato di
cantare i Suoi nomi. Egli ha detto: 'Tu devi farlo, questo Mi renderà
molto felice'. Io devo renderLo felice, io devo servirLo".
Sentendo questo, Vallabha Bhatta non potè dire una parola. Prima
di
questo aveva detto a Mahaprabhu: "Ho provato a descrivere
elaboratamente il significato del santo nome di Krsna. Per favore
ascolta la spiegazione".
Caitanya Mahaprabhu rispose: "Per il santo nome di Krsna Io non
accetto nessun significato differente. Io so solo che Krsna è
Syamasundara e Yasodanandana. Questo è tutto ciò che conosco.
L'unica
spiegazione al santo nome di Krsna è che Egli è di colore
blu scuro,
come un albero Tamala ed è il figlio di madre Yasoda. Questa è
la
conclusione di tutte le scritture rivelate. In conclusione conosco
questi due nomi, Syamasundara e Yasodanandana. Io non capisco gli
altri significati, e non ho neanche la capacità di capirli".
Qualunque cosa Vallabha Bhatta dicesse, Mahaprabhu rispondeva in modo
tale da farlo rimanere senza parole. Egli voleva sconfiggere
Mahaprabhu e mostrare la sua gloria. Voleva mostrare: "Come sono
qualificato. Come sono erudito". Ma Caitanya Mahaprabhu è
jagad-guru.
Perciò dovremo provare a seguire completamente qualunque cosa abbia
ordinato e tutto ciò che ha insegnato
Mahaprabhu ci ha detto: "Dovete cantare il nome di Krsna --Hare
Krsna". In realtà Krsna nella forma di Mahaprabhu ha ordinato
questo
e noi dobbiamo seguire. Bisogna capire che Caitanya Mahaprabhu è
il
guru. Egli è Krsna Stesso, con i sentimenti di Radhika. E' molto
importante sapere questo. C'è qualcuno che conosce qualcosa che
in
questo mondo possa coprire la conoscenza di Mahaprabhu? Può qualcosa
esserGli nascosta? Coloro che hanno questo guru, Mahaprabhu, nei loro
cuori, non possono mai essere imbrogliati.
Coloro che provano a imbrogliare saranno imbrogliati. Noi non
dovremmo provare a imbrogliare il guru e i vaisnava. Tutti i vaisnava
sono guru e fare ciò che vogliono è bhakti. Noi dovremmo
provare a
conoscere il desiderio di gurudeva. Coloro che comprendono il
desideri del guru, sia interni che esterni, sono chiamati sevaka.
Qualcuno può ricevere un ordine e avere delle difficoltà
nell'ubbidire. Egli dirà: "Oh Gurudeva, come posso farlo?"
"Và e
porta un bicchiere d'acqua". "Gurudeva, se non c'è acqua,
che cosa
dovrei fare? Dovrei lavare il bicchiere oppure no? Dovrei portare
l'acqua fredda o calda?" Questa persona non è un sevaka
E se inoltre si rifiuta di obbedire ad un ordine diretto non è
da
considerare un sevaka ma un baka, una gru. Noi dovremmo provare a
essere dei sevaka, nel vero senso della parola -come Govinda, Srila
Jiva Gosvami, Sri Syamananda Prabhu, Srila Narottama dasa Thakura, e
Srinivasa Acarya. Dovremo diventare dei sevaka come Prabhupada
Bhaktisiddhanta Sarasvati Thakura, che era il sevaka di Srila
Gaurakisora dasa Babaji Maharaja, noi dovremmo essere discepoli come
lo era il mio gurudeva. Egli mise la sua vita e anima nelle mani e le
offrì per soddisfare il desiderio del suo gurudeva.
Se volete la bhakti dovete avere guru-nißÝhå, poi
la misericordia di
Krishna verrà. Tutti gli sastra hanno glorificato immensamente
sri-gurudeva. Srila Visvanatha Cakravarti Thakura ha scritto la
canzone sri Guruvastakam dove ha glorificato nel vero senso gurudeva,
dal primo all'ultimo verso. Ho già spiegato qualcosa in Germania
a
proposito di questa canzone, specialmente il verso samsara davanala
lidha loka tranaya karunya ghanaghanatvam. La misericordia condensata
di Krishna è sri gurudeva. E cosa fa gurudeva? sri vigraharadana
niitya nana. Egli è sempre impegnato nel servire la sri vigraha,
sri
Krishna e Srimati Radhika. Egli serve sempre direttamente le Divinità
cucinando e facendo l'arcana, ed è sempre impegnato nell'ascolto,
nel
canto, nel ricordo e così via. Egli offre quattro tipi di cibo
a
Krishna e poi onora quel prasada assieme a tutti i devoti. Non prende
prasada da solo.
Sri radhika madhavayor apara: egli è sempre molto avido di gustare
l'insieme delle qualità, forma e nomi di Radha e Krishna. Inoltre
nikunjayuno rati-keli-siddhai. Questo sloka rivela un carattere molto
intimo di gurudeva e perciò più avanti si dice saksadharitvena.
Egli
non è Hari ma haritvena. In lui vengono incarnate tutte le qualità
di
Hari. Egli non è Krishna e non è Mahaprabhu, ma tutte le
qualità di
Krishna e di Mahaprabhu si trovano in lui. Egli è un eterno e
confidenziale servitore di Radha e Krishna.
Molti devoti chiedono: "Se un guru inizia un discepolo, quel guru
sarà presente anche quando il discepolo rinascerà o ci sarà
un altro
guru?" Se il guru non è autentico, se non ha realizzato la
sua forma
costitutiva e se non è un uttama-adhikari, allora potrebbe cambiare.
Krishna arrangerà. Se è un guru kanistha adhikari come ad
esempio un
vartma-pradarsaka-guru (un guru formale) e non è realizzato, allora
cambierà. Un guru autentico non sarà sostituito, egli aiuterà
i suoi
discepoli sinceri ovunque e in ogni modo.
Lui possiede molti 'abiti'. A volte potrebbe cambiare abito, ma la
sua personalità resta la stessa. Caitanya Mahaprabhu è venuto
e Lui
era il Signore Krishna. Sri Gadadhara Pandita era in quella forma,
con la testa rasata, vestito di bianco ma se avesse portato gli abiti
da sannyasi, la personalità sarebbe stata la stessa.
Provate a comprendere quello che vi sto dicendo. Non si può servire
Radhika con una forma maschile. Perciò quando Gurudeva serve
Radha-Krishna coniugali si trova in una forma di gopi. Ecco perché
nel guru mantra è contenuto krsnanandaya dhimahi e pracodayat.
Il
discepolo prega: "Sii misericordioso e manifesta il modo in cui tu
servi Krishna e Srimati Radhika" In questo modo lui potrebbe
rivelarsi, altrimenti è molto difficile conoscere le profonde verità
che lo riguardano.
Narada a volte viene come Madhumangala,, ma la sua anima è la stessa.
Egli ha molte forme: come Srivasa Pandita, come Narada-gopi e molte
altre. Se uno ha realizzato chi è gurudeva o in altre parole se
gurudeva ha manifestato se stesso a quel discepolo, non sarà
sostituito. Quello stesso guru lo aiuterà. Non siate confusi
dall'abito.
Se uno è un vero guru, anche fosse un madhyama-adhikari, sarà
un
rappresentante di Krishna o di Mahaprabhu perché in lui agisce
il
loro potere. E' Krishna che lo ha mandato. Lui ha arrangiato.
Se una persona ordinaria, come ad esempio un kula-guru, un guru di
famiglia, non è qualificato ma il suo discepolo pensa: "Il
mio guru è
Krishna" e quel discepolo ha desideri materiali, vedrà i suoi
desideri soddisfatti. Questo avviene perché egli pensa che il suo
gurudeva è un rappresentante di Krishna. Se i suoi desideri non
vengono soddisfatti sarà responsabilità di Krishna. Krishna
deve
perciò soddisfare quei desideri. Il discepolo deve essere sincero,
anche se ha un kula-guru. Se non c'è sincerità,, non otterrà
nulla.
Srila Sanatana Gosvami ha scritto che anche se si adorasse un filo
d'erba pensando che sia Krishna,, si avranno dei benefici.
In qualche modo dovete tentare di obbedire al guru e ai Vaisnava.
Onorate tutti i Vaisnava altrimenti non potrete sevire Gurudeva. Lui
non sarà felice.
Domanda: Se alcuni discepoli di Srila Prabhupada Bhaktisiddhanta
Sarasvati Thakura non avessero completato il loro processo di
realizzazione, con chi si troverebbero nella vita successiva?
Srila Narayana Maharaja: Srila Prabhupada verrà. In un modo o
nell'altro, in una quache forma verrà. Questo è spiegato
nel Sri
Brhad Bhagavatamrta. Il guru di Gopa-kumara continuava a tornare da
lui, nelle sue differenti vite. Alla fine disse: "Le mie benedizioni
di cuore sono per te. Devi subito andare a Goloka Vrndavana."
Gopa-kumara allora realizzò e disse: "Vado, vado."
(Durante il parikrama di Vraja-mandala Srila Narayana Maharaja disse
ai devoti in visita: "So chi di voi scrive lettere di 'prema'. Se
venite da me e mi parlate del vostro problema di lussuria, allora vi
aiuterò e vi salverò da questo. Se non venite a parlarmene
ne
diventerete più legati e andrete all'inferno. Io so tutto quello
che
passa nella vostra mente. Se un Vaisnava non sa tutto quello che c'è
nella vostra mente, non è un Vaisnava."
Un'altra volta in Francia durante una lezione sul guru-tattva, Srila
Narayana Maharaja disse: "Srila Rupa Gosvami ha scritto: Visrambhena
gurau-seva." Ovvero servire gurudeva con intimità. Qual è
il
significato di intimità? Poter aprire il nostro cuore a gurudeva.
In
occidente se si va al bagno ci si spoglia prima di entrare nella
vasca. Nella cultura indiana non si fa così, ma ora anche gli indiani
seguono gli occidentali. Comunque sia, se in quel momento vi vedete
allo specchio, non provate imbarazzo perché siete soli, non c'è
nessuno che vi sta guardando. Lo specchio non è una persona. Gurudeva
deve essere visto in quel modo. Lui è come lo specchio, un caro
amico. Noi possiamo aprire completamente il nostro cuore a gurudeva e
offriglielo così che possa leggervi. Non c'è nulla da nascondergli.
Se gli nascondete qualcosa, c'è della duplicità: "Come
stai? C'è
qualche problema?" "No, nulla." Il discepolo non gli sta
dicendo che
si è innamorato di una ragazzo o di qualcuno. L'effetto sarà
quello
di una bomba atomica, anche se all'inizio sembra insignificante. Si
potrebbe pensare: "O gurudeva non deve sapere tutte queste cose
altrimenti mi castigherà e mi farà dei problemi."
Questo rifiuto verso gurudeva sarà come il buco fatto da un ago
che
alla fine diventa grande abbastanza da far passare persino un
elefante. Non agite in questo modo.")
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