CHE COSA VOLETE, CHE
COSA STATE FACENDO,
Srila Bhaktivedanta Narayana Maharaja
Olanda, 9 Luglio 2000)
Dovete venire con me al fiume Godavari, nel Sud India, dove Raya Ramananda
e Sri Caitanya Mahaprabhu sono seduti e stanno discutendo a riguardo di
Krishna-prema. Mahaprabhu sta ponendo domande e Raya Ramananda sta
rispondendo.
Questa è una parte molto importante della Sri Caitanya Caritamrita.
Ci sono
molti dialoghi nella Caitanya Caritamrita, come quello tra Srila Rupa
Gosvami e Mahaprabhu, Srila Sanatana Gosvami e Mahaprabhu (Sanatana-siksa),
tra Raya Ramananda e Mahaprabhu (ramananda-samvada), tra Mahaprabhu e
Srila
Haridasa Thakura, tra Mahaprabhu e Sarvabhauma, tra Mahaprabhu e
Bhattacarya e il Ratha-yatra prasanga.
Questi sono i principali argomenti. Nello Srimad Bhagavatam c'è
la
Gopi-gita, la Brahmara-gita, la Venu-gita e così via. Se noi togliamo
tutti
questi argomenti dallo Srimad Bhagavatam che cosa rimane? Niente.
Similmente, se noi togliamo Raya Ramananda samvada dalla Caitanya
Caritamrita perderemo tutto il significato.
Dovete sapere che se volete diventare devoti di alta classe, allora dovete
ascoltare tutte queste cose, cercare di seguirle e realizzare qualcosa.
Se
non state veramente seguendo e non ascoltate molto attentamente, non
potrete diventare devoti di alta classe. Quindi cercate di ascoltare molto
attentamente. Se c'è qualche dubbio, potete venire e chiedere a
noi, non
c'è problema. Ma cercate di realizzare questi argomenti perchè
siete venuti
da luoghi molto lontani per ascoltare.
Dobbiamo sapere che cos'è la bhakti. Puoi spiegare il suo significato
in
forma concisa?
Aranya Maharaja: Srila Gurudeva mi ha chiesto di descrivere il significato
di bhakti. Se noi vogliamo sapere che cos'è la bhakti, allora dobbiamo
porre la nostra testa ai piedi di loto di Srila Rupa Gosvami, perchè
lui ha
dato la definizione di bhakti, servizio devozionale. Molte definizioni
compaiono in molti Purana, e persino nello Srimad Bhagavatam, ma la
misericordia di Sri Caitanya Mahaprabhu è apparsa nel cuore di
Srila Rupa
Gosvami e lo ha ispirato a scrivere la più bella ed esauriente
definizione
di bhakti mai vista prima:
anyabhilasita sunyam
jnana-karmady anavrtam
anukulyena krsnanu-
silanam bhaktir uttamam
(Sri Bhakti-rasamrta-sindhu)
Che cos'è l'uttama bhakti, il trascendentale servizio di devozione?
E' la
coltivazione continua, ininterrotta con tutte le nostre capacità,
corpo,
mente, parole e sentimenti spirituali, rivolta in modo favorevole verso
Krishna e anche completamente priva di ogni altro desiderio eccetto quello
di dar piacere a Krishna. Questi sforzi non devono essere coperti dal
karma
(cercare il risultato delle attività), dal jnana (la coltivazione
della
conoscenza), da moksa (la liberazione), e non devono neanche essere coperti
dallo yoga o tapasya, le austerità.
Srila Narayana Maharaja: Ripeti nuovamente.
Aranya Maharaja: In un senso molto semplice, possiamo capire che cosa
significa bhakti; quando tutte le attività del corpo, della mente,
le
parole e i sentimenti del cuore, scorrono tutti nel servizio a Krishna
in
modo ininterrotto e non motivato, come il flusso di miele che scende da
un
vaso. Se versi del miele da un vaso, scorrerà in modo molto denso.
Non
potrà essere interrotto. La tendenza del cuore và avanti
senza alcun
impedimento. Tutto è nel servizio di Krishna, nelle attività
che sono
favorevoli a Lui. Non ci sono altri desideri se non quello di servire
Krishna. Questa devozione non è mista al karma (le attività
interessate),
jnana (speculazione filosofica), yoga o tapasya. Questo è chiamato
uttama-bhakti o trascendentale servizio d'amore.
Srila Narayana Maharaja: Grazie. Questo è un barometro, uno strumento
per
capire se questa bhakti è nel nostro cuore oppure no. Dovete fare
vostro
questo significato di bhakti e poi pensare e giudicare da voi se avete
pura
bhakti oppure no. Nella pura bhakti non c'è interruzione, è
come il miele
che scorre fino a terra, continuamente per 24 ore senza interruzione e
deve
essere solo per compiacere Krishna, con tutte le attività del corpo,
della
mente, dell'anima e dei sentimenti. Non ci deve essere karma, jnana,
niente. Qui Krishna significa Krishna e i Suoi associati. State seguendo?
Potete giudicare da voi. Altrimenti, come potrà venire krishna-prema?
Se
non state facendo questo, cosa succederà? Otterrete solamente una
posizione
materiale. Potrete raggiungere i pianeti paradisiaci e le vostre miserie
saranno cancellate, ma niente di più. Non potrete sperare di avere
Krishna-prema. Non raggiungerete neppure Vaikuntha o Dvaraka, che dire
di
Vrindavana, di Vraja Mandala?
Dovete cercare di ricordare questo sloka e quotidianamente rilevare questa
misura e pensare: "Che cosa ho fatto per servire Krishna oggi?"
Allora
potrete sapere ed in modo pratico andare verso il servizio a Krishna.
Invece che cosa stiamo facendo ora? Stiamo facendo qualcosa di diverso
della pura bhakti. Tutto questo sarà chiarito da Raya Ramananda
samvada.
Prima di tutto dobbiamo sapere qual è il sadhya e il sadhana.
Syamarani dasi: Il sadhya è la prima cosa da conoscere, ancor
prima di
conoscere che cos'è il sadhana. Sadhya significa perfezione e quel
sadhya è
prema-prayojana. Prayojana è il sadhya o lo scopo della nostra
vita e cioè
Krishna-prema, servire il prema che Srimati Radhika ha per Krishna. Sadhana
è il processo per raggiungere questo scopo. Senza sapere qual è
lo scopo,
non c'è possibilità di adottare un processo per raggiungerlo.
Se so che il
mio scopo è il denaro, allora tutti i miei sforzi saranno indirizzati
ad
ottenere quel denaro. Se so che il mio scopo è prema-prayojana,
allora
cercherò un autentico maestro spirituale rasika e, ascoltando da
lui,
adotterò il reale processo.
Srila Narayana Maharaja: Se il nostro scopo è prendere il latte,
qual è il
processo? Devi comprare una mucca con un vitello e mungerla. Otterrai
del
latte caldo, aggiungerai un pò di zucchero e allora potrai berlo.
Prima di tutto dovete fissare il vostro scopo. Che cosa volete? Nella
Sri
Caitanya-caritamrta e nello Srimad Bhagavatam sta scritto: Aradyo bhagavan
vrajesa-sutayo, tad dhama vrndavana. Il fine e l'obiettivo dell'universo
intero, per tutti i tipi di anime è Krishna-prema. Prema pumartho
mahan.
Cos'è prema? Anche Krishna ha prema, ma noi non vogliamo il Suo
prema. In
questo mondo abbiamo molto prema, amore, per molte cose, ma queste sono
materiali. Questo 'amore' ti darà molto dolore e sofferenza. Noi
non
vogliamo nè l'uno nè l'altro. Noi vogliamo il prema che
si trova in Srimati
Radhika. Questo è il nostro principale obiettivo, sia che lo conosciamo
o
no e questo è confermato da tutti gli sastra e da tutti gli acarya
nella
nostra linea. Cosa state facendo per ottenere quest'elevato amore per
Krishna? State compiendo moltissimi sforzi per ottenere una posizione,
per
il denaro e per essere felici in questo mondo. Per avere questo vero amore
dovrete diventare dei mendicanti. Le gopi lasciarono ogni cosa e divennero
niskincana, akincana. Srila Raghunatha dasa Gosvami era il figlio di un
re
e che cosa diventò? Un mendicante di strada. Sri Rupa Gosvami e
Sri
Sanatana Gosvami erano il primo ministro e il segretario privato del re.
Erano persone molto influenti. Che cosa fecero? Lasciarono tutto. Quindi
dovete conoscere Krishna-prema-prayojana e poi intraprendere il processo
per ottenerlo. Questo è il sadhana.
Penso che qui ci siano rarissime persone che stanno praticando il sadhana
nella linea della bhakti. Che cos'è la sadhana-bhakti? Prima fissate
il
vostro scopo: "Voglio raggiungere bhava, rati." Poi, tramite
i vostri sensi
praticate per far manifestare quel sentimento. Allora sarà sadhana,
altrimenti no. Che cosa stiamo facendo? Stiamo sempre facendo soldi, soldi,
soldi. Yudhisthira Maharaja, Arjuna e Uddhava non facevano quello che
stiamo facendo noi. Loro stavano cercando di raggiungere il prema che
le
gopi hanno. Noi dobbiamo cercare di seguirli. Non dobbiamo essere come
Dhruva, neppure come Prahlada, e neanche come Hanuman o come Uddhava.
Dobbiamo essere come i Vrajavasi. Questo è chiamato raganuga-bhakti.
Se
state facendo questo, allora sarà sadhana, altrimenti no. Altrimenti
state
praticando una sembianza di sadhana, il sadhana abhasa, o neppure questo.
Ci sono due tipi di sadhana: rati-sadhana e prema-sadhana. Quelli che
hanno
raggiunto rati faranno sadhana per prema e quelli che non hanno raggiunto
rati faranno sadhana per rati. Allora sarà sadhana. Altrimenti
che cosa
stiamo facendo? Semplicemente: A come apple, B come banana e C come cat.
Non starete studiando la filosofia elevata che si insegna all'università.
L'uttama-bhakti è come lo studio all'università. Cercate
di conoscere tutte
queste cose. Dovrete essere come Raghunatha dasa Gosvami.
Qui Mahaprabhu sta dicendo:
prabhu kahe: "pada sloka sadhyera nirnaya"
raya kahe: "sva-dharmacarane visnu-bhakti haya"
"Sri Caitanya Mahaprabhu ordinò a Ramananda Raya: "Recita
un verso dalle
scritture rivelate riguardante lo scopo ultimo della vita. Ramananda
replicò: "Se una persona esegue i doveri prescritti relativi
alla sua
posizione sociale, risveglierà la sua originale coscienza di Krishna."
(BBT)
Aranya Maharaja: Sri Caitanya Caritamrta, Madhya Lila capitolo 8, verso
57:
traduzione di Srila A.C. Bhaktivedanta Swami Prabhupada.
Srila Narayana Maharaja: Voglio sempre seguire le spiegazioni di Srila
Bhaktivedanta Prabhupada. Io sono nella sua linea. Non pensate che non
sono
nella stessa linea. Alcuni stanno sostenendo questo io penso però
che sono
loro a non essere nella stessa linea. Altrimenti, come possono cadere
e
abbandonare la via devozionale? Quelli che sono in questa linea, seguendo
il loro Gurudeva, che sono personalità trascendentali, non possono
cadere.
Mai, mai e mai. Noi stiamo cercando di seguirlo e anche voi dovete cercare
di seguirlo.
Aranya Maharaja legge: "Sri Caitanya Mahaprabhu ordinò a
Ramananda Raya di
recitare un verso tratto dalle scritture rivelate riguardante lo scopo
ultimo della vita. Ramananda replicò che se una persona esegue
i doveri
prescritti relativi alla sua posizione sociale, risveglierà la
sua
originale coscienza di Krishna."
Srila Narayana Maharaja: C'è qualche spiegazione?
Aranya Maharaja legge: "A questo proposito, Sri Ramananda Raya ha
stabilito
nel Vedanta Samagraha, che il servizio devozionale è naturalmente
molto
caro alle entità viventi. Infatti è lo scopo della vita.
Questo servizio
devozionale è la suprema conoscenza della coscienza di Krishna
e produce il
distacco da tutte le attività materiali. Nella posizione trascendentale,
un
essere vivente può perfettamente ammettere la superiorità
del servizio al
Supremo Signore. I devoti raggiungono il Signore Supremo solo attraverso
il
servizio devozionale. Possedendo una simile conoscenza, una persona si
impegna nei suoi doveri occupazionali, e questo è definito bhakti-yoga.
Attraverso l'esecuzione del bhakti-yoga, una persona può elevarsi
alla
piattaforma del servizio devozionale. La società umana dovrebbe
essere
divisa in quattro ordini: brahmana, ksatriya, vaisya e sudra e tutti devono
sempre essere impegnati nel loro dovere occupazionale. Il Signore dice
che
quelli che sono impegnati nei loro doveri occupazionali possono ottenere
la
perfezione semplicemente eseguendo il loro particolare dovere come servizio
devozionale al Signore."
Srila Narayana Maharaja: Qui sta dicendo che una persona può servire
Visnu
attraverso il suo Varnasrama dharma, come nella cultura vedica dell'India.
C'è il dharma del grhasta, del brahmacari, del vanaprastha e del
sannyasi.
C'è anche il dharma del brahmana, dello kratriya, del vaisya e
del sudra.
In India le cose sono fatte in modo che i doveri possano essere la
piattaforma per compiere il bhajana. Non è così nelle altre
parti del mondo.
Chi è Visnu? E' una frazione, una piccola frazione o parte di
Krishna. Da
Krishna viene Baladeva, quindi Mula Sankarsana, poi Maha Sankarsana,
Paravyoma Narayana, poi Karanadakasayi Visnu, Garbhodakasayi Visnu, e
quindi Ksirodakasayi Visnu che Si trova in ogni luogo. Egli è quel
Visnu a
cui gli sastra si riferiscono in questo verso che parla del Varnasrama.
Ma
perchè è menzionato in relazione al grhasta asrama? Un grhasta
può pensare:
"Se Visnu sarà soddisfatto, Mi darà del denaro e mi
darà la liberazione.
Semplicemente soddisfandoLo riceverò una forma celeste e tutti
i tipi di
felicità. Lui può fare moltissime cose." L'obbiettivo
perciò non è
compiacerLo, ma avere qualcosa da Lui.
Noi serviamo le mucche. Perchè? Per prendere il latte. Se una
mucca non
darà latte, non la serviremo. Similmente stiamo servendo Visnu
a quale
scopo? Per la liberazione, per la felicità sui pianeti celesti
o per la
felicità qui. Mahaprabhu disse: "In realtà questa non
è una cosa interna.
E' esterna. Devi approfondire di più."
Pundarika puoi spiegare la Gita Samsara? Tutti devono ricordare sempre
questa storia. Volete ascoltare questa storia? Alcuni stanno sbadigliando
e
altri stanno dormendo. Non dormite. Sono venuto per darvi un nettare dolce,
molto buono. Se dormite, che cosa farò? Prenderò quel nettare
e ritornerò
in India, a Vrindavana. Quindi non dormite. Dovete ascoltare questa storia
molto potente.
Pundarika prabhu: C'era un guru e un discepolo. Il discepolo serviva
il suo
guru in molti modi. Era anche stato educato in differenti scritture ed
era
stato educato a seguire la cultura Vedica. Stava specialmente studiando
la
Bhagavad-Gita. Ogni giorno riceveva lezioni e prendeva appunti, e cercava
sinceramente di capire che cosa il suo Gurudeva spiegava sulla filosofia
della Bhagavad-Gita. A tempo debito, quando il suo corso era stato
completato, si inchinò al suo Gurudeva e chiese le sue benedizioni
così che
potesse andare a predicare il messaggio della Bhagavad-Gita in differenti
parti del mondo. Il suo Gurudeva fu molto felice di ascoltare questo e
disse: "Molto bene, ma ogni volta che ti troverai in difficoltà
ricordati
di me. Ogni giorno devi servire la Bhagavad-Gita prima di cercare di
predicare agli altri. Cerca di prendere l'essenza della Bhagavad-Gita
e di
metterla in pratica nella tua vita. In questo modo la tua vita avrà
successo." Prendendo le benedizioni del suo Gurudeva, il discepolo
iniziò a
viaggiare di villaggio in villaggio, predicando il messaggio della
Bhagavad-Gita. Dopo un pò di tempo decise di fermarsi per qualche
giorno
vicino ad un villaggio.
Srila Narayana Maharaja: C'era un bel fiume ed una foresta meravigliosa.
Pundarika prabhu: Decise che sarebbe rimasto lì per alcuni giorni
dando
quotidianamente lezioni sulla Bhagavad-Gita. Quando le persone del luogo
sentirono che un bravo sadhu era arrivato da quelle parti, furono tutti
molto ispirati ad ascoltare la filosofia della Bhagavad-Gita. Venivano
ogni
giorno e ascoltavano pazientemente. Portavano anche alcuni doni in modo
che
lui potesse mantenersi. In questo modo lui era tranquillo e felice.
A volte andava al fiume per il bagno o in qualche posto vicino e così
trascorreva del tempo fuori dalla sua capanna. Dopo alcuni giorni notò
che
gli angoli di alcune pagine della sua Bhagavad-gita erano stati rosicchiati
da un topo. Diventò molto afflitto e pensò: "Oh, questa
letteratura
trascendentale è la mia vita e anima e ora un topo la sta mangiando."
In
quel momento una persona del villaggio giunse e vide che il sadhu era
in
ansietà. Dopo essersi informato sul motivo gli consigliò:
"Ho una
soluzione. Se terrai un gatto con te, questo topo non verrà più."
Il sadhu
era molto felice di sentire questo, ma non sapeva dove trovare un gatto.
L'uomo disse: "Non ti preoccupare, ti procurerò un gatto."
Il giorno seguente, l'uomo portò il gatto. Non c'erano più
problemi di
topi, ma c'era un altro problema: il gatto aveva bisogno di bere latte.
Ora
il sadhu era in ansietà per come mantenere il gatto. Lo stesso
uomo tornò e
disse: "Oh, io conosco il tuo problema. Ti consiglio di prendere
una mucca.
Una mucca ti darà il latte ogni giorno e il gatto sarà in
buona salute.
Allora non avrai più problemi."
Srila Narayana Maharaja: "Puoi anche prendere il latte per te stesso,
non
c'è problema."
Pundarika prabhu: Il sadhu era molto felice poichè aveva un gatto
e ora
avrebbe avuto una mucca. Quella mucca avrebbe dato il latte e ogni cosa
sarebbe andata a posto. Dopo alcuni giorni, il sadhu non era molto felice
e
aveva ancora dell'ansietà. Quella mucca doveva mangiare erba. C'erano
anche
alcuni vitelli. Se non li guardava, avrebbero bevuto tutto il latte e
non
ne sarebbe rimasto per il gatto. Ora era in grande ansietà. Lo
stesso uomo
venne di nuovo e disse: "Ora sto realmente cercando di trovare la
soluzione
del tuo problema. Ora hai veramente un grande problema." Il sadhu
rispose:
"Sì. Per poter mantenere il gatto, la mucca e i vitelli, il
mio tempo è
impegnato sempre più con questi animali. Sto trascorrendo meno
tempo con la
mia Bhagavad-Gita."
L'uomo disse: "Sì, l'unica soluzione è sposarsi. Allora
tutti i problemi
saranno curati dalla moglie. Non solo, tua moglie si prenderà cura
dei tuoi
animali ma anche dei tuoi vestiti e ti preparerà dell'ottimo cibo.
Non
dovrai più preoccuparti di nulla. Alla notte ti massaggerà
i piedi e avrai
più tempo per leggere la Gita. Lei potrà ispirarti a leggere
di più la
Bhagavad-Gita e ti farà delle domande a cui tu risponderai."
Il sadhu era molto felice di ascoltare la soluzione e domandò:
"Come
troverò una moglie? Chi vorrà sposarsi con me?" L'uomo
disse: "Non ti
preoccupare. Ti aiuterò io. Conosco una ragazza che è adatta
a te. Lei è
adatta a te sotto tutti i punti di vista. Capirà la tua mente,
il tuo cuore
e i tuoi bisogni. Ti servirà molto bene. Qualche volta litigherà
con te, ma
non c'è problema." Il sadhu decise che era molto buono e così
l'uomo
arrangiò per una moglie.
La moglie si occupava di tutte le cose. Dopo qualche giorno, tuttavia,
il
sadhu realizzò che sua moglie non era soddisfatta in molte cose
e
nuovamente andò in ansietà. Gradualmente, a suo tempo, arrivarono
dei
bambini e ora la moglie disse al marito: "Leggi tutto il giorno la
Bhagavad-Gita. Come posso prendermi cura dei bambini? Ho molte cose da
fare
e sono tenuta a leggere la Bhagavad-Gita? Non è questo il modo
di fare le
cose." Il fatto era che l'uomo stava a malapena leggendo la Bhagavad-Gita.
Conservava la sua Bhagavad-Gita in una stoffa sullo scaffale ed era
completamente impegnato nella vita di famiglia, a prendersi cura dei figli,
uno dopo l'altro, anno dopo anno.
Un giorno il suo Gurudeva stava viaggiando nelle vicinanze e passò
per caso
in quel posto. Sapeva che il suo discepolo era vicino a questo villaggio,
così decise: "Andiamo a vedere cosa sta facendo il mio discepolo.
Andiamo a
vedere com'è la sua coscienza di Krishna." Ora non c'era più
una piccola
capanna. Al suo posto c'era una casa, con molti animali come mucche e
gatti
che correvano intorno ed alcuni bambini che giocavano. Uno dei piccoli
bambini si avvicinò e il guru lo interrogò: "C'era
un sadhu qui?" Il
bambino rispose: "Non lo sò, ma mio padre e mia madre vivono
qui." Quindi
lo prese e lo portò all'interno della casa. Gurudeva vide che il
suo
discepolo era attorniato dai bambini e da una moglie e completamente
imprigionato negli affari di casa.
Il discepolo era molto felice di vederlo. Gli rese i suoi omaggi, cadendo
ai suoi piedi. Quindi gli offrì un asana e lo accolse molto bene.
Gurudeva semplicemente guardava il suo discepolo. Gli chiese: "Che
cos'è
questo? Dov'è la Bhagavad-Gita? Ti ho dato la Bhagavad-Gita, avevi
capito
la filosofia e la predicavi con successo. Cos'è tutto questo? Cos'è
avvenuto? Non stai più leggendo la Bhagavad-Gita?"
Il discepolo rispose: "Gurudeva, è una lunga storia. Ho solo
cercato di
seguire le istruzioni, di accettare l'essenza della Bhagavad-Gita nella
mia
vita. Per fare ciò, è successo questo."
Il guru disse: "Com'è potuto succedere?
Il discepolo descrisse l'intera storia, ma qual era l'errore? Il suo
Gurudeva gli aveva detto precedentemente: "Ogni volta che hai un
qualche
problema o sei nei guai, vieni da me ed io ti aiuterò." Che
cosa aveva
fatto invece il suo discepolo? La prima volta che ebbe un problema, non
andò dal suo guru. Piuttosto cercò la soluzione da un'altra
parte. I suoi
consiglieri erano persone che erano completamente assorte nella concezione
materiale della vita. Sebbene non avessero idea di anyabhilasita sunyam
e
non erano qualificati per dare consigli, lui contò su di loro.
Accettando
le loro istruzioni finì come loro. Il suo Gurudeva di nuovo lo
ispirò e gli
chiese: "Ora cosa vuoi? Cosa vuoi da questa vita? Vuoi essere così
o vuoi
realmente seguire le istruzioni della Bhagavad-Gita e venire con me? Non
sprecare la tua preziosa forma umana."
Il discepolo disse: "Sì Gurudeva, sono pronto. Qualunque
cosa mi dirai la
seguirò senza alcun dubbio. Darò la mia vita completamente
a te. Mi
arrenderò a te al 100 per cento." Gurudeva gli disse di lasciare
la vita di
famiglia e andare con lui a predicare il messaggio della Bhagavad-Gita.
Srila Narayana Maharaja: Dovete sempre ricordare questa storia. State
seguendo questa storia? Il vostro Gurudeva vi ha dato l'iniziazione
harinama. E cosa ha detto? Vi ha detto di lasciare il vostro sannyasa
o il
vostro brahmacarya e di sposarvi? Non ha mai detto questo. Un sadguru
non
darà mai ordini di questo tipo. Così perchè stiamo
facendo tutte queste
cose? Siamo impigliati in molti modi, cercando una qualche posizione
materiale. Stiamo rinunciando a cantare e ricordare - sravanam, kirtanam,
visnu smaranam, pada-sevanam, arcanam e a seguire questo Varnasrama dharma.
prabhu kahe,--"eho bahya, age kaha ara"
raya kahe, "krsna karmarpana--sarva-sadhya-sara"
Prabhupada instaurò il Varnasrama dharma nella comunità
di Gita Nagari, qui
e là, ma che cosa voleva? Voleva instaurare qualcosa in modo che
i devoti
potessero andare là e ricevere un'associazione elevata. Invece
divennero
impigliati, come Pundarika ha spiegato.
Dovete cercare di realizzare tutte queste cose. Mahaprabhu disse: "E'
esterno."
prabhu kahe,--"eho bahya, age kaha ara"
raya kahe, "krsna karmarpana--sarva-sadhya-sara"
"Il Signore rispose: "Questo è esterno. Sarebbe meglio
Mi parlassi di altri
mezzi." Ramananda rispose: "Offrire i risultati delle proprie
azioni a
Krishna è l'essenza di tutte le perfezioni." (BBT)
Ramananda Raya allora citò uno sloka dalla Gita,
yat karosi yad asnasi
yaj juhosi dadasi yat
yat tapasyasi kaunteya
tat kurusva mad-arpanam
"Mio caro figlio di Kunti, qualunque cosa fai, qualunque cosa mangi,
qualsiasi cosa offri in sacrificio, qualsiasi cosa doni in carità
e
qualsiasi austerità esegui, tutti i risultati di tali attività
devono
essere offerti a Me, Krishna, Dio la Persona Suprema." (BBT)
Syamarani dasi (leggendo dalla Caitanya-Caritamrta Madhya-lila 8.65):
"Il
Signore rispose: "Questo è esterno. Sarebbe meglio che tu
mi dica qualche
altro significato."
Srila Narayana Maharaja: Essere semplicemente grhastha non basta. Se
uno è
nel grhasta asrama, allora deve essere come Srinivasa Acarya o Srivasa
Pandita. Deve essere come Yudhisthira, Arjuna, Bhima, Nakula, Sahadeva
e
Draupadi, come gli Yaduvamsis e ancora di più come le gopi.
Anche le gopi erano in famiglia, ma come? Facevano sempre ogni cosa per
Krishna. Le loro vite e anime erano sempre per Lui. Loro cantavano e
ricordavano sempre di Lui. Se stavano pulendo le loro case cantavano:
"Govinda Damodara Madhaveti, Govinda Damodara Madhaveti." Se
stavano
mettendo i loro bambini a letto, non dicevano: "Oh, dormi."
Cantavano
sempre: "Govinda Damodara Madhaveti, Govinda Damodara Madhaveti."
Se
stavano facendo qualcosa in casa, come pulire, spazzare o qualcos'altro,
cantavan: "Govinda Damodara Madhaveti, Govinda Damodara Madhaveti."
Al mattino solevano insegnare al pappagallo a dire: "Govinda Damodara
Madhaveti, Govinda Damodara Madhaveti." Nel momento in cui agitavano
lo
yogurt nella zangola cantavano: "Govinda Damodara Madhaveti, Govinda
Damodara Madhaveti." Nient'altro che: "Govinda Damodara Madhaveti,
Govinda
Damodara Madhaveti."
Potete essere grhasta in questo modo. Non essere il tipo di grhasta di
cui
Pundarika ha raccontato la storia. Se lasciate il canto e il ricordo ed
invece andate solo a lavorare per mantenervi in vita, che cosa succederà?
Sarete sempre prigionieri. Anche se non potete cantare e ricordare Krishna,
cercate di cantare: "Govinda Damodara Madhaveti."
Syamarani dasi legge: "Ramananda rispose: "L'offerta a Krishna
dei
risultati delle proprie attivita è l'essenza di tutte le perfezioni.
O
figlio di Kunti, tutto quello che fai, tutto quello che mangi, tutto quello
che offri e doni in carità, come pure tutte le austerità
che puoi compiere,
devono essere fatte come offerta a Me."
Srila Narayana Maharaja: Mahaprabhu disse che anche questo è esterno.
Perchè? Qual è il problema se vuoi offrire i frutti delle
tue attività a
Krishna? E' una cosa molto buona. Puoi pregare in questo modo: "O
Krishna,
qualsiasi austerità ho eseguito, qualsiasi canto e ricordo ho fatto,
per
favore accettalo." Se stai andando al parikrama di Govardhana, puoi
pregare: "Krishna, offro i frutti del mio parikrama di Govardhana
a Te." Ma
che cosa Sri Caitanya Mahaprabhu sta dicendo? Puoi dirlo?
Aranya Maharaja: Ha detto che ci sono alcuni difetti in questo. Quali?
C'è
molto falso ego in questo. 'Aham mameti.' Io e mio; Io sono il
proprietario. Qualsiasi cosa mi appartiene e pieno di misericordia senza
causa la sto dando a Krishna.
Srila Narayana Maharaja: Avete capito la falsità che c'è
li? "Io sono un
servitore di Krishna, Io sto offrendo me stesso ai piedi di loto di
Krishna, Io sono di Krishna." Qual è il significato di questo?
Voi non
siete gli autori dell'azione, quindi come potete offrire qualcosa a
Krishna? Dovete invece offrire voi stessi. Allora tutto è offerto
a
Krishna. Non resta niente. Avete capito? Che cosa ho detto?
Devoto: Hai detto che non abbiamo niente da offrire. Prima dobbiamo offrire
noi stessi a Krishna, poi ogni cosa sarà offerta a Krishna. Così
io non ho
niente da offrire eccetto me stesso.
Srila Narayana Maharaja: Se state dando in offerta a Krishna tutti i
frutti
delle vostre attività, quale sarà il problema?
Devoto: Io non sono l'autore dell'azione, non sono il proprietario.
Srila Narayana Maharaja: Sì. Chi è il proprietario?
Devoto: Krishna.
Srila Narayana Maharaja: Tuo padre può darvi tutta la sua proprietà.
Poi
però non potete dire: "Sto donando qualcosa a mio padre."
Non potete farlo
perchè tutto quello che avete appartiene a lui. Potete solo servire.
Dovete
cercare di realizzare tutte queste cose. Non siete gli autori. Krishna
è
il pieno proprietario di tutto. Dovete offrire voi stessi come fece
Prahlada Maharaja. Egli offrì se stesso. Nrsimhadeva gli disse:
"Chiedi una
benedizione." Prahlada rispose: "Non Ti ho servito per avere
in cambio
qualcosa. Se avessi un qualche desiderio di ricevere una benedizione,
per
favore toglilo." Allora Nrsimhadeva gli disse: "Nonostante ciò
chiedi
qualcosa." Prahlada rispose: "Ti prego di perdonare mio padre."
Il Signore
disse: "Oh, l'ho già fatto. Devi chiedere qualcos'altro."
Prahlada rispose:
"I frutti della mia bhakti devono essere divisi e distribuiti a tutti.
Tutti devono andare nel mondo trascendentale. Io voglio restare qui e
soffrire per i loro peccati." Il Signore Nrsimhadeva rispose: "Mi
hai
sconfitto. Tutti quelli che ascoltano questo passatempo saranno liberati."
Tuttavia le gopi sono ancora più arrese, tanto che sono in cima
alla lista
delle anime arrese. Sono così arrese che possono persino mettere
i loro
piedi sulla testa di Krishna. Se le gopi o i sakha prendono qualcosa non
lo
offriranno a Krishna. Perchè? Perchè hanno già offerto
se stessi. Non c'è
più niente da offrire.
Dopo questo Ramananda Raya disse:
sarva-dharman parityajya
mam ekam saranam vraja
aham tvam sarva-papebhyo
moksayisyami ma sucah
(Bhagavad-gita 18.66.)
"Abbandona tutti i diversi tipi di religione e arrenditi a Me. Posso
liberarti da tutte le reazioni peccaminose. Non temere." (BBT)
Srila Narayana Maharaja: Questa è la Bhagavad-Gita così
com'è di Srila
Swami Maharaja. Dovete cercare di realizzare che cosa Mahaprabhu sta
dicendo.
Syamarani dasi (leggendo dalla Cc. Madya-lila 8.70): "'Dopo aver
lasciato
tutti i tipi di religione e doveri occupazionali, se tu vieni a rifugiarti
in Me, Dio la Persona Suprema, Io ti proteggerò dalle reazioni
peccaminose
di tutte le vite. Non ti preoccupare." A questo proposito, Srila
Raghunatha
dasa Goswami insegna nel suo libro Manah-siksa:
na dharmam nadharmam sruti-gana niruktam kila kuru
vraje radha-krsna pracura-paricaryam iha tanu
saci-sunum nandisvara-pati-sutatve guru-varam
mukunda-presthatve smara param ajasram nanu manah
In questo modo lui ha ordinato che non dobbiamo compiere le attività
religiose o irreligiose prescritte nei Veda. La via migliore è
di
impegnarsi sempre nel servizio al Signore Krishna e a Radharani. Questa
è
la perfezione."
Srila Narayana Maharaja: Lui ha detto 'Radharani'. Perchè qui
ha messo il
nome di Radharani? Alcune persone dicono che non dobbiamo pronunciare
il
nome di Radharani, ma Srila Swami Maharaja ha fatto questo ovunque. Quelli
che dicono questo non sono nella sua linea. Lui non ha mai detto che non
dobbiamo leggere il Decimo Canto e che non dobbiamo ascoltare la rasa-lila.
Che cosa ha detto? Una persona lussuriosa che non può lasciare
la sua
lussuria può ascoltare il Decimo canto, specialmente la rasa-lila,
da un
devoto molto elevato. Allora la lussuria andrà via; altrimenti
non andrà.
La rasa-lila è il più potente dei lila. Se uno non ascolta
questo, ma
invece legge sempre nel Mahabharata di come Bhima, Dhusasana, Arjuna,
Karna
e il Pitamaha Bishma stavano sempre combattendo, non basterà. Ascoltate
sempre lo Srimad Bhagavatam, e poi la lussuria e ogni altra cosa andrà
via
automaticamente. E' molto potente.
Qui Mahaprabhu sta dicendo che l'essenza e il significato della
Bhagavad-Gita è esterno. Non è sufficiente. Perchè?
Perchè l'essenza e il
significato della Bhagavad-Gita è andare verso saranagati. Saranagati
è
solo la porta della devozione e dell'amore.
Leggendo la Bhagavad-Gita, sarete qualificati a leggere lo Srimad
Bhagavatam. La Bhagavad-Gita è un libro di scuola elementare e
lo Srimad
Bhagavatam è per i diplomati. Se non leggete la Bhagavad-Gita non
potrete
capire lo Srimad Bhagavatam. Questa è la piattaforma di base. La
Bhagavad-Gita è anche essenziale per costruire una piattaforma.
Dopo
potrete costruire un edificio molto dolce di Vrindavana, dove servire
Radha
e Krishna.
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