Lezione nr. 101
10 ago 2003
Titolo: Messaggio interreligioso

Tridandi Swami Sri Srimad Bhaktivedanta Narayana Maharaja

Lezione data a Birmingham il 14 Giugno 2003

Molti ospiti illustri, incluso il Signor Sindaco di Birmingham hanno
partecipato al programma di Srila Narayana Maharaja per onorare la sua
visita nella città di Birminghm. Il Signor Sindaco John Aldenm è stata
la prima autorità a dare il benvenuto a Srila Narayana Maharaja. Dopo
aver ringraziato Srila Maharaja della sua visita e del suo ritorno
nella città di Birmingham, ha detto di credere che poichè Birmingham è
una delle città principali dell'Inghilterra, merita la presenza tra la
sua gente di Srila Maharaja. Egli ha concluso il suo discorso dicendo:
"Birmingham è una città di grande cultura e diversità, e la gente ama
particolarmente che vostra grazia sia con noi. Grazie per essere venuto
e grazie per avermi invitato qui oggi."

Subito dopo fu la volta del Console Generale dell'India, il Sig. Sapra
che ogni anno incontra Srila Maharaja al festival del Ratha Yatra. Egli
ha affermato di essere sempre instillato di pace e felicità ogni
qualvolta Srila Maharaja visita Birmingham. Ha aggiunto di essere
felice della grande assemblea riunita per ascoltare il messaggio di
pace e felicità che Srila Maharaja sta diffondendo in tutto il mondo.
Concludendo il suo discorso ha ringraziato Srila Maharaja per venire
ogni anno a benedire tutti con la sua presenza.

Il Sig. O.P.Sharma, Presidente del Consiglio dei Templi Hindu del Regno
Unito e presidente della Conferenwa Nazionale Interreligiosa è stato il
successivo a dare il benvenuto a Srila Maharaja. Essendo familiare con
la filosofia Vedica, il Sig. Sharma ha iniziato facendo una breve
storia del sanatana-dharma. Ha detto che la parola Hindu è un termine
che gli stranieri hanno dato ai devoti del sanatana-dharma che vivevano
al di là del fiume Indu e che le pratiche religiose vennero quindi
conosciute come Induismo. Ha detto inoltre che il sanantana-dharma non
è una religione o una setta, ma invece un modo di vita volto al
beneficio di tutto l'universo quindi non è in conflitto con nessuna
religione. Ha concluso il suo discorso dicendo che questo mondo è una
creazione del Signore e che noi siamo un mondo e una famiglia. Poi ha
espresso gratitudine per la venuta di Srila Maharaja a Birmingham per
benedire tutti, aggiungendo che è stato un grande piacere e privilegio
essere in mezzo a quell'assemblea divina.

Il Vescovo di Birmingham, Dr. Chris Hewer della Chiesa Teologica
d'Inghilterra è stato il successivo a parlare. Dopo aver dato il
benvenuto a Srila Maharaja, ha detto che sia l'Inghilterra che l'Europa
hanno bisogno di saggezza su come vivere le diversità. Ha detto che la
storia ha dimostrato che i rapporti del Cristianesimo con le differenti
religioni, e le differenti religioni tra di loro, sono stati molto
lontano dal creare un'umanità armoniosa. Egli ha aggiunto: "In
definitiva c'è una sola umanità e perciò dobbiamo imparare molto gli
uni dagli altri." Concludendo ha ringraziato Srila Maharaja per venire
a condividere la sua saggezza spirituale e ha pregato tutti di imparare
da lui a come vivere meglio nell'unità con il rispetto per la diversità.

Dopo aver dato il benvenuto a Srila Maharaja, il rappresentante della
comunità Musulmana, Sig. Ahmed, ha detto che questi incontri sono molto
importanti per imparare i costumi dei differenti popoli poichè ci
aiutano a rompere le barriere. Barriere create dall'odio come dice un
antico detto Musulmano: "L'amore è per tutti, l'odio per nessuno." Ha
concluso dicendo che il miglior modo per ottenere la pace è conoscersi
e ha ringraziato Srila Maharaja per averlo invitato per l'occasione.

Poi è stata la volta di Elder Hunter. Come rappresentante della Chiesa
Occidentale Europea di Gesù Cristo degli avventisti del settimo giorno,
nel suo benvenuto a Srila Maharaja ha detto che la sua comunità ha
sempre apprezzato le cortesie ricevute dalla comunità Hare Krsna della
Gaudiya Matha nel corso degli anni. Ha aggiunto poi che sebbene la sua
comunità non riesca a comprendere completamente la filosofia Vaisnava e
i metodi di adorazione, egli comprende però il linguaggio universale di
amore e di pace, devozione e rispetto. Ha concluso dicendo che egli
sente queste qualità presenti in Srila Maharaja e che si siede ai piedi
di un grande leader lì presente.

Per ultimo Susan Haliday, una mediatrice tra Israeliani e Palestinesi a
Jerusalemme della Interfaith Peace Worker, ha ringraziato Srila
Maharaja per essere venuto e ha detto di essere sempre felice di vedere
grandi assemblee di persone appartenenti a fedi differenti, perchè è lì
che inizia la pace: "Con noi, nel nostro cuore, oggi."

Dopo gli interventi degli ospiti, Srila Narayana Maharaja ha iniziato
il suo discorso:

Sono molto felice del fatto che gli organizzatori di questo festival
abbiano invitato i rappresentanti della città di Birmingham. Sono
felice specialmente che il Signor Sindaco sia qui. Egli rappresenta
tutti i cittadini di Birmingham, dal primo all'ultimo e per questo
penso che tutti siano qui presenti oggi. Lo stesso vale per il
rappresentante dell'India, il Console Generale. Poichè egli è qui
presente, sento che tutti coloro che provengono in origine dall'India
siano qui. Sono felice anche che tutti i rappresentanti della
Cristianità, i miei fratelli Musulmani e tutti gli altri rappresentanti
siano qui oggi.
Sentendoli parlare dell'universale unità nella diversità, mi sono
sentito molto felice e ho specialmente apprezzato le parole del mio om
Prakashiji, O.P. Sharma. Egli ha studiato le scritture indiane ed è una
persona erudita. Sono particolarmente felice che abbia citato i nostri
Veda e Upanisad e abbia detto che la parola 'Hindu' non è riscontrabile
da nessuna parte nei Veda. La parola usata invece è 'sanatana' con
riferimento a quella religione eterna una senza secondi. Un'altra
parola è Aryano, che significa una persona che conosce lo scopo della
vita e che si impegna per raggiungerlo. Alcuni di voi potrebbero
pensare che siamo una setta religiosa ma questo non è la verità. Noi
crediamo che tutti si trovano in una sola famiglia, la famiglia di Dio.
Alcuni pensano che solo gli esseri umani siano membri della famiglia di
Dio, ma anche questo non è vero. Tutte le creature, piante, alberi,
erba, pesci e animali sono stati creati da Dio; sono tutti figli dello
stesso solo Dio. Perchè quindi non avere amore per tutti, piante,
mucche, elefanti, maiali e tutti gli altri animali? Non dobbiamo amare
solo gli esseri umani.

Nei Veda dell'India, nel Corano dell'Islam e anche nella Bibbia ci sono
buone istruzioni, ma noi disobbediamo ai loro consigli. Pensiamo
erroneamente che gli animali e gli uccelli esistono solo perchè vengano
mangiati da noi e che non dobbiamo provare per loro amore ed affetto.
Prima il Console Generale ha detto che 'Dio è amore e che l'amore è
Dio.' Similmente nella cultura vedica viene detto: "Sarve sukhino
bhavantu" tutti dovrebbero essere felici; non solo gli umani ma anche
le piante, gli animali come i maiali, gli uccelli e tutti gli altri
animali comprese le specie acquatiche. Anche loro appartengono alla
famiglia di Dio.
Non ci sono molti Dio, c'è un solo Signore Supremo. Allah, Brahma,
Bhagavan, Yahweh e molti altri nomi sono nomi dello stesso unico Dio,
ma in accordo alle differenze di lingue e cultura, Egli è conosciuto
con nomi differenti.

Allah significa 'il più grande'. Tutti gli universi e tutte le
creazioni sono al Suo interno. Milioni e milioni di universi sono
presenti in ogni poro della Sua pelle. Egli può distruggere tutti gli
universi in un momento ed in un momento può creare milioni di nuovi
universi.
Se noi abbiamo amore per il Signore Supremo, perchè litigare tra di
noi? Lui è lo stesso unico Dio, ma noi litighiamo. Questo accade perchè
non sappiamo che cos'è il vero amore ed affetto. Se ci fosse vero amore
ed affetto per l'unico Dio, naturalmente avremmo amore ed affetto gli
uni per gli altri. Ecco perchè nella cultura indiana Vedica si dice:
"Sarve sukhino bhavantu. Tutti dovrebbero essere felici."

Le nostre scritture sono chiamate Veda. Non pensate che i Veda siano
delle scritture settarie degli Hindu. 'Veda' significa conoscenza.
Quale conoscenza? Chi siamo, chi è l'Anima Suprema e qual è la nostra
relazione con Lui. Cos'è questo corpo mortale? E' un contenitore di
urina, sangue e di molte altre sostanze sporche. Questo corpo non è
l'anima: Noi, anime, non siamo questo corpo. Siamo parti integranti
dello stesso Signore Supremo. Tutte le specie dalla prima all'ultima,
come gli animali, le piante, gli esseri umani e i deva, sono Sue parti
integranti. I Veda affermano: "Ekam eva advitiya. Dio è uno. Tutto in
questo mondo è soltanto un'espansione della Sua potenza."
Dobbiamo sapere cos'è la felicità e perciò dobbiamo provare a seguire
le istruzioni dei Veda, della Bibbia, del Corano e delle altre
scritture sacre autentiche. Gli insegnamenti di tutte le scritture di
base sono gli stessi, ci sono delle piccole differenze dovute ai
differenti linguaggi.
Nei Veda sta scritto: "Na alpam sukham asti, bhuma eva sukham, le cose
materiali non possono darci la felicità." Nella lingua sanscrita è
detto che il Signore Supremo è sia ananda che anandamaya. Ciò significa
che Egli Stesso è felicità illimitata e che è il contenitore della
somma totale della felicità. Lui è la personificazione della felicità,
la dimora di tutta la felicità. Noi siamo tutti bambini dello stesso
Dio e perciò siamo anche uguali in essenza. Siamo parti integranti di
quella felicità e siamo l'incarnazione delle Sue qualità. L'unica
differenza tra di noi esseri viventi ed il Signore Supremo è che Lui è
grande (vibhu) mentre le entità viventi sono piccole (anu). Noi siamo
infinitesimali mentre Lui è akhanda-tattva, illimitato.

Noi siamo tutti parti dello stesso Signore Supremo ma abbiamo diviso
questa terra dicendo: "Questo è il mio paese, questo è il tuo paese."Il
sole è uno, l'aria è una e anche noi dovremmo essere una sola cosa.
Questa è l'unità nella diversità. Noi siamo come il Signore Supremo,
creati a Sua immagine, ma sfortunatamente abbiamo deviato da Lui e
abbiamo dimenticato chi siamo. Pensiamo che questo corpo materiale sia
il sè. Passiamo le giornate a raccogliere soldi e oro e
nell'assicurarci una posizione, pensando che queste cose ci renderanno
felici. Questa concezione però è completamente sbagliata. Questi corpi
sono mortali e neppure tutti gli sienziati e dottori dell'universo
potranno fermare la vecchiaia e la morte che si avvicinano. Dovete
ricordare che un giorno, tra 20, 30 o 50 anni voi tutti sarete vecchi.
La vostra bellezza e la vostra forza svanirà, non sarete in grado di
camminare senza l'aiuto di un bastone e dopo poco morirete. Dovrete
lasciare tutto ciò che avete accumulato in questo mondo. Niente potrà
salvarvi, solo Dio potrà, se voi lo servirete veramente.

In Dio tutto è attraente; è molto bello. La Bibbia dice: "Dio ha creato
l'uomo a Sua immagine." Cosa significa questa affermazione? Se Dio non
ha immagine nè forma, allora perchè nella Bibbia c'è scitto così? Il
Suo corpo è trascendentale, non è mortale. Dio (GOD in inglese)
significa G generatore, il generatore di questo mondo; O operatore,
colui che mantiene questo mondo e D distruttore, il distruttore di
questo mondo. Dio nutre e supporta tutto nell'universo. Se Dio fosse
senza forma (nirakara), senza una forma trascendentale, e se non avesse
qualità trascendentali come la misericordia, quale sarebbe l'utilità di
adorare un Dio simile? Dio è onnipotente, Egli ha il potere di
possedere una forma ed è anche molto misericordioso. Egli ha creato
questo intero mondo per noi, perchè abbiamo deviato da Lui. La Sua
energia illusoria, maya, ci tiene nella prigione di questo corpo e di
questa mente. Dobbiamo sempre ricordarci di questo.

Nelle Upanisad viene riportata una storia. C'era un'anima realizzata di
nome Yajnavalkya che serviva alla corte di un grande e famoso re,
Janaka Maharaja. Questa persona era molto erudita ed esperta dei Veda e
aveva due mogli, Maitreyi e Katyayani. Quando Yajnavalkya raggiunse la
vecchiaia chiamò le due mogli e disse loro: "Per lungo tempo abbiamo
vissuto in famiglia, ho accumulato molto oro, molte mucche e vi ho
anche dato molti bambini. Ora voglio dare tutte le mie proprietà a voi
così che possiate essere felici per il resto della vostra vita.
Permettetemi dunque di andare nella foresta per poter meditare
profondamente su Para-brahma, la Verità Suprema e Assoluta."
Sentendo così, Katyayani felice disse: "Sì, puoi andare.Tu vuoi
meditare sul Signore Supremo e questo è un buon proposito. Poichè sei
mio marito, devo provare ad aiutarti."

Maitryi però disse: "Ti prego, concedimi di porti una domanda: "Per
quale motivo vai nella foresta? Non sei soddisfatto del tuo oro e delle
proprietà che hai accumulato durante la tua vita, delle tue mogli, dei
tuoi figli e dei tuoi amici? Non credi che queste cose ti rendano
felice?
Yajnavalkya rispose: "Ponendomi questa domanda mi hai reso felice. Tu
sei veramente una moglie casta. Questa domanda rappresenta l'argomento
trattato nei Veda e nelle Upanisad.
"L'oro e le proprietà non possono dare la felicità vera. Una posizione
nella società, l'erudizione, la reputazione, le amicizie e la famiglia
non possono mai rendere felici veramente. Il denaro e qualunque cosa si
possa acquistare in questo mondo non può darci ciò che noi cerchiamo.
Noi siamo parti e particelle del Signore Supremo ed Egli è anandamaya,
la riserva di tutta la felicità. Perciò noi possiamo trovare la
felicità solo in Lui. Solamente il Signore Supremo ci può soddisfare:
Ora perciò vorrei andare nella foresta per ottenerLo."

Yajnavalkya continuò: "Il servizio a brahman è la vera felicità. Per
questo nei Veda è scritto: "Na alpam sukham, bhuma eva sukham. La
felicità che gustiamo in questo mondo è molto piccola (alpa) ed è
peritura. C'è anche scritto: "Raso vai sah para-brahma, il Signore
Supremo Sri Krsna, è un oceano di rasa e la personificazione della
suprema felicità. Così voglio lasciare tutto e impegnarmi in questo."

Nel Corano c'è scritto: "Inallah kalaka mein suratihi (Allah o Kudda ha
una forma e da quella forma Egli ha creato l'uomo.) Surht significa
forma. Anche nelle scritture indiane vi è la stessa affermazione:
aho bhagyam aho bhagyam
nanda-gopa-vrajaukasam
yan-mitram paramanandam
purnam brahma sanatanam
(Come sono fortunati Nanda Maharaja, i pastori e tutti gli altri
abitanti di Vrajabhumi! Non c'è limite alla loro buona fortuna perchè
la Verità Assoluta, la sorgente trascendentale della felicità, l'eterno
Supremo Brahman, è apparso tra loro come amico." S.B. 10.14.32)

Nei Veda e nelle Upanisad c'è scritto che siamo tutti figli di quella
'Felicità', il Signore Supremo. Dobbiamo tentare di realizzare questa
verità. La mia richiesta è di non litigare con altri gruppi religiosi.
Come ha detto il Console Generale rima, questo è il modo per vivere
felicemente in questo mondo. La nostra religione è una ed è la
religione dell'amore. Noi dobbiamo amarci l'un l'altro.
Come è possibile farlo? Il Signore Supremo ha creato le mucche e loro
danno il latte a tutti, senza distinzione o discriminazione. Loro non
considerano il credo o la casta. Nei Veda la mucca è definita 'go
mata', madre mucca. Per quel che ne so io, non è scritto da nessuna
parte della Bibbia che dobbiamo uccidere le mucche o qualsiasi altro
animale. Penso che dopo un pò di tempo i Cattolici Romani abbiano
aggiunto e cambiato qualcosa nel tradurre il testo originale della
Bibbia, e penso che nel Vecchio Testamento originale non ci siano
scritte certe cose.

Questo è valido anche per il Corano. Alcuni Musulmani di oggi pensano
che se una persona è un kafir, un non credente, debba essere ucciso. Se
si pensa: "Tutti coloro che si trovano al di fuori dell'Islam sono dei
non credenti, e solo noi siamo persone religiose, gli unici figli di
Allah," sarebbe un pensiero radicalmente sbagliato. Tutti dovrebbero
agire in accordo alle loro scritture, seguire i precetti della loro
religione e non avere obiezioni verso le religioni degli altri.
Solamente allora ci sarà unità nella diversità.

Cosa significa unità nella diversità, o diversità nell'unità se non c'è
amore ed affetto per Dio e per tutte le entità viventi? Si può chiamare
Dio con nomi diversi, in differenti lingue, ma Dio è uno. Dobbiamo
tentare di realizzare questo fatto e provare ad avere amore ed affetto
per tutti gli esseri umani, tutti gli animali, alberi, piante e così
via. La cultura vedica afferma che se un campo viene arato, non si deve
calpestarlo. Un seme è stato piantato in quel campo e se ci si cammina
il seme morirà. Non siate causa di dolore e sofferenza per nessuno. La
nostra missione è la stessa del rispettabile Sindaco e di tutti gli
altri onorati ospiti.

Poichè il Sindaco e alcuni tra i dignitari presenti dovevano andare per
precedenti impegni presi, Srila Maharaja ha presentato ad ognuno di
loro una ghirlanda di fiori e un suo libro assieme a quelli di Srila
Bhaktivedanta Swami Prabhupada. Dopo il loro congedo, Srila Maharaja ha
fatto cantare dei bhajana e poi ha continuato il suo discorso.

Sono molto felice di vedere molti devoti che provengono da molti paesi
Europei, dall'America e anche da altre parti del mondo. Le mie
benedizioni di cuore a tutti voi. Sono venuto qui per ispirarvi, per
darvi la krsna-tattva, la bhakti-tattva e tutte le altre tattva.
Provate a conservarle nel vostro portafoglio, non tornate a casa a mani
vuote. Non siate deboli; provate a sviluppare fede nella nostra
guru-parampara, nelle nostre scritture come la Bhagavad-gita, la Sri
Caitanya-caritamrta e lo Srimad-Bhagavatam e così diventerete forti.
Dovete predicare la missione dell'amore e dell'affetto che ho spiegato.

Noi dobbiamo tentare di aiutare tutti gli altri. Non dobbiamo litigare
tra di noi. Se litighiamo tra di noi e manteniamo opinioni differenti,
come potranno gli altri imparare qualcosa da noi? Il mio desiderio è
che vi amiate l'un l'altro, che amiate gli altri Vaisnava in accordo
alla loro gradazione di devozione. Sono stato in America e in Olanda e
poi andrò in Spagna e poi in Germania. Tutti i nostri festival sono
stati un successo e molte centinaia di devoti sono venuti ad ogni
festival e si sono ispirati.
Dovete partecipare alle lezioni, non mancate questa opportunità. Dovete
distribuire i nostri libri, come la Bhagavad-gita, il jaiva-dharma e
gli altri. Questo sarà di grande aiuto e un servizio di alta classe.
Sono molto felice; le mie benedizioni a tutti voi.

(Il giorno precedente Srila Narayana Maharaja dettò un discorso simile
al suo assistente, Sundar Gopal dasa e gli chiese di trascriverlo,
correggerlo e stamparlo così che Srila Maharaja potesse utilizzarlo per
il suo discorso. Srila Maharaj era convinto che l'incontro sarebbe
stato dopo due giorni, ma poichè in realtà doveva essere fatto il
giorno successivo, il discorso non era ancora stato stampato. Quindi
Srila Maharaja in questo discorso ha toccato molti punti di quello
dettato in precedenza, ma altri punti sono stati omessi. Il discorso
dettato il giorno precedente verrà inviato nel prossimo messaggio. Sono
state omesse solamente le parti dove sono state riscontrate
ripetizioni, come per esempio la storia di Yajnavalkya e delle sue due
mogli.)

 
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